L’intervista di fine anno e gli auguri di buon 2024 del Presidente
OSIMO – Un bilancio di fine anno e gli auguri per un 2024 proficuo sotto tutti i punti di vista, non solo quello del risultato sportivo. Lo traccia, come ormai tradizione, il presidente del San Biagio, Gianni Cecati. Che ricorda: «Quando nel 2019 presi la presidenza la società vantava con la prima squadra una posizione in Prima categoria ma non aveva un proprio settore giovanile. Presi la presidenza con la promessa di portare il San Biagio a San Biagio. Come? ricostruendo da zero le giovanili».
Non è stato facile però presidente, ne sono successe tante, il Covid e la retrocessione…
«Si, tante vicissitudini sono accadute, quella più dolorosa per me la retrocessione in Seconda categoria con più di mezza squadra che non ha rispettato certe gerarchie e quindi la stessa società, anche per mancata esperienza da parte mia».
Ma le cose poi sono cambiate, c’è stata una ripartenza, una rifondazione in tutti i sensi da allora…
«Grazie alla coerenza e agli stretti collaboratori che hanno creduto e credono nel progetto possiamo dire con orgoglio che chiudiamo il 2023 con la Prima squadra che lotta per la promozione, così come il gruppo del calcio a 5. Abbiamo un settore giovanile non solo autonomo ma anche in crescita per numero di iscritti e per squadre di categoria, come la nuova under 15, ossia i Giovanissimi».
Ci sono novità anche per l’impiantistica?
«A livello strutturale e logistico stiamo ristrutturando gli attuali spogliatoi del campo principale e abbiamo in programma di costruire la “casa” della segreteria e di confronto con i genitori del settore giovanile. In ballo rimane con l’attuale amministrazione comunale il progetto per realizzare nuovi spogliatoi e le strutture sportive ad Aspio e Santo Stefano da gestire, poi, per il bene della comunità».
Ha qualche desiderio particolare per il 2024?
«Di propositi sotto l’albero ne ho espressi molti ma per scaramanzia me li tengo stretti a me!».
Uno che invece è riuscito già a realizzare?
«Stiamo riuscendo a portare la società a servizio della comunità, della frazione e della parrocchia, per far sì che i ragazzi del luogo avessero una realtà come la nostra, famigliare ma seria e competente, per fare calcio e futsal, nella quale essere protagonisti, e dove crescere. Penso ad esempio anche ai centri estivi che sono stati un successo, con collaboratori ed educatori in gamba».
Ha una menzione speciale per questo fine anno?
«Una menzione speciale va a tutti i soci, che a differenza di coloro che trovai all’inizio della mia presidenza, e che infatti hanno cambiato strada, hanno sposato la mia filosofia e il progetto San Biagio, rispettando i propri ruoli, svolgendo con passione le proprie mansioni e pensando prima di tutto al bene della società sportiva e di ciò che rappresenta. I meriti di un presidente sono saper scegliere intorno a sé i giusti collaboratori per arrivare alla realizzazione di un progetto, senza di loro il presidente e la società è nulla».
Obiettivi a livello sportivo?
«La prima squadra deve lottare per il vertice e fare di tutto per ottenere la promozione con un gruppo giovane che potrà essere base per i prossimi anni. Con meno pressione, ma anche il calcio a 5 può farcela. Per quanto riguarda il settore giovanile l’obiettivo è mantenere l’attuale staff tecnico che considero di primo ordine e altamente professionale e di iniziare la prossima stagione con tutte le categorie, compresi magari gli Allievi, sarebbe l’ultimo tassello. La crescita sana e proficua dei ragazzi del nostro settore giovanile per dare futuro miogliore a loro e alla società sportiva, da qui parte tutto».
Si sente di prendersi un impegno per il 2024?
«Personalmente il mio impegno futuro sarà più sulla logistica e sulle strutture cercando di completare l’organico societario con altre figure dato che con la nuova riforma dello sport si è diventati un’azienda societaria a tutti gli effetti. Le responsabilità e gli impegni non mancano e volte sono stressanti»
Ha un messaggio o consiglio per qualcuno?
«Volevo concludere con un messaggio di scuse e un sogno nel cassetto. Le scuse le devo a tutti i collaboratori che lavorano a contatto con me, in quanto non sempre sono mansueto…ma lavoro solo per il bene della società. Il sogno è quello di regalare gioia e orgoglio ai soci veterani che hanno condiviso con mio padre la Asd San Biagio. Ne approfitto per fare gli auguri di buon anno a tutti coloro che fanno parte o che in qualche modo partecipano al progetto San Biagio, a tutti i tesserati e ai genitori dei ragazzi del settore giovanile che ringrazio personalmente per aver scelto la nostra realtà!».