Simone Pesaresi migliore in campo nel derby: “Il segreto? Un gruppo unito e spensierato”

OSIMO – L’anima del San Biagio, la storia degli ultimi 18 anni. Veste il biancorosso dal 1995, con una sola stagione lontano da San Biagio nel 2000-01. Difende la porta con sempre maggiore autorevolezza e come il vino buono, più invecchia e più diventa un lusso per la categoria. Simone Pesaresi, classe 1974, SimOne per tutti, ha letteralmente salvato il risultato sabato scorso al Diana. Due parate che sanno di gol. Prima su Campanelli poi su un colpo di testa deviato. E così il San Biagio, pur soffrendo nel finale, ha saputo mantenere il vantaggio e portare a casa un successo prestigioso. E il fatto che come migliore in campo per un derby del genere sia stato scelto proprio SimOne, il veterano del gruppo, ha un significato ancora più speciale, come un premio alla carriera per uno che ha scritto pagine memorabili della storia biancorossa. A lui sono andate 9 preferenze da compagni di squadra e dirigenti, seguito da Rivellini con 5 voti, Mercuri con 4, Mandolini con 2 e Luca Pesaresi con uno. Ecco dunque l'intervista tradizionale al man of the match:

 

Simo, per la seconda volta migliore in campo, per di più in una gara del genere…

“Grazie, è sicuramente una bella soddisfazione, devo dire che al Diana mi ci trovo bene e riesco a fare sempre buone prestazioni. Comunque in generale tutti quanti hanno fatto una grandissima prestazione”.

 

Fino a qualche stagione fa avresti mai immaginato di poter giocare al Diana con la maglia del San Biagio una gara di campionato contro la "gloriosa" Osimana? Tu che vesti il biancorosso da più di 15 anni, è questo il risultato più prestioso di sempre?

“Qualche stagione fa sicuramente no, poi la storia è un pò cambiata. Devo dire che giocare contro l'Osimana è un gran piacere, pensi subito al blasone e alla storia che questa squadra porta con se e proprio per tali ragioni il risultato di sabato è sicuramente di prestigio”. 

 

Analizziamo il derby: primo tempo con supremazia territoriale del San Biagio, poi nella ripresa tanta sofferenza e qualche contropiede sciupato… Da dietro, come l'hai vissuta?

“Da dietro ho visto e sentito una squadra compatta, con ottima personalità e voglia di fare risultato. Sicuramente abbiamo giocato meglio nel primo tempo. Nel secondo tempo l'Osimana ci ha pressato con più forza e abbiamo sofferto un po’, ma credo sia piuttosto normale soprattutto quando giochi in trasferta contro una squadra forte. E' vero, abbiamo fatto ottime ripartenze certo sarebbe stato bello finalizzarle in modo ottimale”.

 

Raccontaci quelle due parate miracolose del secondo tempo, quella su Campanelli che stava per andare al tiro a porta vuota e quella sul colpo di testa deviato nel finale…

 “Che dire…. a volte vorrei  avere una percezione dall'esterno anche io. Quella su Campanelli  onestamente mi sono sentito quasi superato poi istintivamente mi è partito il braccio destro che ha uncinato la palla, mentre la seconda è stata un pò più meditata , perché quando ho visto la deviazione mi sono reso conto che ero messo bene con il corpo, non ancora sbilanciato, e ho utilizzato tutto il tempo e lo spazio per intercettare la palla …….sulla linea”.

 

Nonostante le tante assenze, alcune molto pesanti, il San Biagio è riuscito a fare il colpaccio.. qual'è il segreto?

“Non credo esista un segreto ma anzi un'evidenza, la squadra si sostiene su un gruppo (società, allenatori e giocatori) veramente forte, unito e soprattutto dotato della giusta spensieratezza. Risultato? Voglia di allenarsi, giocare e divertirsi”.

 

Adesso il rischio è di sedersi sugli allori, essere sazi dopo aver vinto un derby storico? In realtà per la salvezza mancano almeno altri 8-10 punti…

 “Si, effettivamente può essere un rischio, ma può anche essere il contrario e cioè un grande stimolo a continuare a fare bene. Ed è vero sono necessari ancora 8-10 punti, la classifica è molto corta e quindi continuare a marciare in modo costante è importante”.

 

La partita di sabato contro il Filottrano non è affatto semplice, si affronta una squadra quadrata, rognosa in un campo come il Comunale e poi c'è da riscattare quel risultato sul campo dell'andata (1-3) ribaltato dal giudice sportivo per il caso Voytyuk..

“ La partita di sabato sarà molto difficile, in quanto il Filottrano è in un buon momento, e soprattutto perché dobbiamo essere bravi a non farci condizionare dagli eventi negativi accaduti a Filottrano, appunto il risultato ribaltato dal giudice sportivo. Dobbiamo andare in campo con la solita voglia di giocare”.

 

Come giudichi finora il cammino del San Biagio? La partita più bella e la più brutta?

 Direi che il cammino è stato ottimo, eccellente se consideriamo i punti fatti sul campo non addizionati in classifica. La partita più bella? Direi che di ottime prestazioni ne abbiamo fatto diverse sia con il Marina, il Torrette e sabato con l'Osimana. La partita più brutta secondo me con il Monserra in casa, tutta la settimana era stata brutta in quanto successiva a quella con il Filottrano, condizionata dalla sentenza in sospeso sul caso Voytyuk”.

 

Il compagno di squadra che finora ti ha sorpreso di più?

“Onestamente potrei dire cose sorprendenti su ognuno dei miei compagni. E devo dire che tutti sono cresciuti moltissimo da inizio anno”.

 

Hai un consiglio o un messaggio da mandare a qualcuno?

 A tutti di interpretare, con dedizione e concentrazione, il gioco del calcio per quello che è, un gioco! Un super saluto a tutti”.

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