Ciccarelli cerca il rilancio: “La creazione del gruppo più importante della concorrenza”
OSIMO – Giovane, con tanta voglia di giocare a calcio per divertimento e allo stesso tempo con tanta fame di riscatto. Riccardo Ciccarelli è uno dei nuovi acquisti del San Biagio che dovranno rappresentare il futuro del club quando capitan Rivellini, 39 anni, appenderà le scarpette al chiodo. Residente ad Ancona, 25 anni, alto 1,95 per 85 kg, Riccardo è un difensore centrale vecchio stile: forte fisicamente ma con i piedi buoni e dal passato importante, anche in Eccellenza.
Riccardo, raccontaci la tua carriera calcistica: in che squadra sei cresciuto e dove hai poi giocato.
“Ho iniziato a giocare a Jesi, poi con il trasferimento in Ancona all'età di 12 anni, ho continuato tra le file dell'Ancona. Ho fatto tutte le giovanili, partendo dagli Esordienti per arrivare ad allenarmi con la prima squadra a 17/18 anni in C1. Con l'Ancona ho fatto qualche panchina tra campionato e coppa ed una presenza in Coppa Italia. Poi ho giocato in Eccellenza con la Vigor Senigallia, quindi 2 anni sempre in Eccellenza con la Castelfrettese. Da lì mi sono trasferito ad Urbino per l'università e perciò ho continuato a giocare a calcio con l'Urbino, con una parentesi da metà stagione alla Brandoni”.
Come sono andate le tue ultime stagioni sportive?
“Le ultime stagioni ad Urbino sono state sportivamente disastrose. Retrocessione dall'Eccellenza alla Promozione, mancata iscrizione al campionato di Promozione e quindi iscrizione alla Prima categoria con retrocessione anche in quest'ultima esperienza ducale nella stagione 2011/2012. Poi l’anno scorso sono stato fermo, trovando nuovi stimoli ora per ricominciare col San Biagio”.
Come mai la scelta di venire proprio al San Biagio?
“La mia scelta è arrivata anche grazie alle insistenze dei miei amici Danilo Sancillo e Luca Luciani: mi hanno parlato di un ambiente sereno dove poter rimettersi in gioco sotto la supervisone di persone serie ma soprattutto facenti parte di un ambiente familiare. Ambiente familiare che ho notato subito alla mia prima visita al campo sportivo quando ho visto in che modo sono stato accolto dalla dirigenza e dal mister. Impressione subito positiva che mi ha fatto intravedere quel calcio che non vedo da molto tempo, fatto di divertimento e di pressioni ridotte al minimo”.
Cosa ti aspetti dal prossimo campionato?
“Mi aspetto un campionato duro, composto da squadre ostili dove ogni partita ha 3 risultati possibili. D'altra parte con la voglia, la dedizione ed il lavoro sono sicuro che potremmo dire la nostra in un campionato dove ogni partita si rivela più di un derby”.
Descriviti come persona ai tuoi futuri compagni di squadra: lavoro, passioni, hobby, squadra, carattere, famiglia…
“Sono un ragazzo che nella vita, come nello sport, non ama arrendersi, che non dà nulla per scontato, dove l'impegno ed il lavoro sono la chiave per il raggiungimento dei propri obiettivi. Sono molto serio negli impegni che prendo, senza mai tralasciare i sorrisi e la simpatia. Sono molto estroverso, curioso, positivo e quindi molto solare. Amo lo sport in generale e ho anche la fortuna di lavorare in un'azienda che mette a disposizione la passione sportiva. Ho praticato Karate dove mi manca un esame per essere cintura nera. Quando posso mi piace praticare ogni tipo di attività sportiva, mi piace anche rilassarmi con della buona musica e dei buonissimi film. Adoro viaggiare, infatti appena ho qualche soldo da parte e qualche giorno libero, mi piace prendere e partire…Credo che sia la cosa che più mi piace, di cui non posso fare a meno. Tutto il mio carattere è forgiato grazie ad una famiglia fantastica, dove mio padre e mia madre sono i miei primi tifosi sia nello sport, non saltano neanche una partita qualsiasi trasferta sia, che nella vita. Altro pilastro fondamentale è mio fratello…il quale è un fratello, un amico, un padre ed una madre..un consigliere, un compagno..un maestro..un punto di riferimento!”.
E ora descriviti come giocatore: il ruolo in cui ti piace di più giocare e le tue caratteristiche tecniche..
“Sono un difensore centrale, bravo nel colpo di testa, ma in difesa, perché in attacco non sono proprio un goleador. Il mio piede preferito è il destro, ma con il sinistro cerco comunque di arrivare allo scopo ..mi piace per questo allenarlo così da essere più qualitativo con entrambi i piedi. Punto debole la velocità data la mia elevata statura, ma il mio punto forte è il senso della posizione. Un punto forte che va a rendere meno evidente il mio punto debole. Insomma, difensore centrale che predilige il gioco ed il giro palla cercando di limitare al minimo i lanci lunghi”.
In difesa la concorrenza, specie nella zona centrale con Rivellini e Picciafuoco, è tanta..
“Il mio obiettivo per quest'anno è sentire di nuovo l'odore del manto erboso, sentire la fatica degli allenamenti, ritrovare lo spogliatoio e quindi la passione. Con la passione, la voglia ed il lavoro costante, i risultati arrivano da sé. Il posto va guadagnato attraverso tutto ciò ed io, più che ritrovare un posto da titolare, ora ho bisogno di riscoprire tanti altri piccoli aspetti. Poi penso che l'unità di un gruppo si crei dall'armonia tra i ragazzi che stanno in campo ed i ragazzi che siedono in panchina. Tutti vogliono scendere in campo e tutti devono lavorare per questo, senza mai dimenticarsi che si fa tutti parte di una squadra che rincorre un fine unico. La creazione del gruppo penso che sia più importante del pensiero dell'alta concorrenza”.
Sai anche adattarti da terzino?
“Da terzino con difesa a 4 ho fatto una sola partita quando giocavo a Senigallia, mentre il laterale in una difesa a 3 è un ruolo che ho ricoperto più volte. In ogni caso sono un giocatore che usa molto la testa, quindi io sono a disposizione per ogni decisione del mister…ho anche un paio di guanti da portiere in borsa, per ogni evenienza!”.
Hai un messaggio da mandare a qualcuno o ai tuoi compagni di squadra in vista del raduno del 12 agosto?
“Vorrei ringraziare la società per le parole di fiducia, che d'altra parte io ripagherò con il massimo impegno e la massima dedizione. Sono felice ed entusiasta di questa nuova avventura e spero in cuor mio di togliermi qualche bella soddisfazione da questa esperienza. Ci vediamo il 12!”.
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