Faraglia, da Rieti a San Biagio con un mantra: “Non mollare mai”

OSIMO – Con lui si completa il reparto. Il centrocampo nuovo di zecca del San Biagio potrà contare anche su Giovanni Faraglia(nella foto), 27enne originario di Rieti che da qualche mese si è trasferito ad Ancona per lavoro. Con lui sono dunque 4 i mediani biancorossi che dovranno dare un gioco e un senso alla manovra sambiagese. E anche lui, come altri, cerca il riscatto dopo vicissitudini negative. Eccolo che si presenta nell’intervista di benvenuto: 

 

Giovanni, raccontaci la tua carriera calcistica: in che squadra sei cresciuto e dove hai poi giocato.

“Sono cresciuto nelle giovanili del Rieti e del Centro Italia dove ho fatto tutti i campionati regionali passando per la Juniores nazionale e arrivando in prima squadra. Ho giocato in diverse società della mia provincia in Prima e Promozione poi mi sono trasferito all'Aquila dove mi sono laureato in Scienze motorie ed ho continuato a giocare in una squadra sempre di Prima. Tornato poi a Rieti purtroppo ho subito un infortunio grave riportando una lesione del legamento collaterale del ginocchio”.

Come sono andate dunque le tue ultime stagioni sportive?

“Dopo l’infortunio per ripartire insieme ad alcuni amici ho fondato una società di Terza categoria che tuttora esiste, poi però mi sono trasferito per lavoro e ho dovuto smettere”.

Come mai la scelta di venire al San Biagio?

“Ho scelto di venire al San Biagio perché mi sono subito sentito a mio agio conoscendo la dirigenza. Mi è sembrato un ambiente sano”.

Cosa ti aspetti dal prossimo campionato?

“Mi aspetto di tornare a buoni livelli e soprattutto di divertirmi e passare un pò di tempo libero con questo bel gruppo”.

Descriviti come persona ai tuoi futuri compagni di squadra.

“Mi sono trasferito qui ad Ancona a ottobre scorso, lavoro per la Decathlon, mi piacciono tutti gli sport e sono un grande appassionato di basket. Mi ritengo un ragazzo molto socievole e disponibile. Mi piace leggere, viaggiare e adoro la musica, la rock in particolare”.

E ora descriviti come giocatore: il ruolo in cui ti piace di più giocare.

“Ho sempre giocato a centrocampo, mi piace molto anche giocare esterno, soprattutto a sinistra”.

A centrocampo c'è stato un rinnovo totale del reparto, può essere un rischio aver cambiato così tanto?

“Credo che il centrocampo sia il reparto più delicato, ma sono sicuro che faremo bene anche se è stato rivoluzionato completamente”.

Hai un messaggio da mandare a qualcuno o ai tuoi compagni di squadra in vista del raduno del 12 agosto?

“Il messaggio che voglio lanciare a tutti è quello di dare il massimo e di non mollare mai fino alla fine”.

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