Zenga mvp al Del Conero: “Ripartiamo da questa gara per agganciare i playoff”
OSIMO – Ha parato il secondo rigore stagionale. E lo ha parato a uno come Salvatore Mastronunzio, bomber dell’Anconitana, non solo in Prima categoria, ma in serie B (nella foto del Corriere Adriatico, ndr). E questo potrebbe bastare per spiegare il perché, compagni di squadra e dirigenti, lo hanno scelto come mvp del big match perso di misura domenica al Del Conero. Andrea Zenga, portiere del San Biagio alla sua seconda annata in biancorosso, dopo due settimane tribolate per un infortunio, che ha costretto a tornare in campo all’evergreen Simone Pesaresi, si è fatto subito mostrare riscattando la prestazione dell’andata, quando fu costretto per tre volte a raccogliere la palla in fondo al sacco e non riuscì a mostrare tutto il suo valore. Questa vola no, nella complicata, anzi impossibile sfida alla corazzata dorica, Zenga ha evitato il raddoppio a inizio gara mantenendo a galla il San Biagio. Il rigore parato a Mastronunzio rimarrà nella storia sua e del Galletto, perché l’attaccante capitano dell’Ancona è certamente l’avversario più forte e blasonato mai affrontato. E averlo neutralizzato val bene una intervista celebrativa. Tra le nomination, oltre a Zenga, 6 voti sono andati anche a capitan Brandoni che diverse volte ha sbrogliato la matassa in difesa di fronte alle offensive della capolista.
Andrea sei stato scelto come migliore in campo contro l’Anconitana, pensi di esserlo stato? Tu chi hai scelto e perché?
“Tutta la squadra ha fatto una grande partita ed è riduttivo dirne solo uno, ma secondo me il migliore è stato Brandoni perché è stato decisivo in più circostanze rispetto a me”.
Non è stata una gara come le altre: che emozioni hai provato a giocare in uno stadio come il Del Conero?
“Emozioni forti perché non capita tutti i giorni di giocare una partita ufficiale in uno stadio da serie A, devo dire che è stato bellissimo”.
Raccontaci l’azione del gol preso e quella che ha portato al rigore..
“Il gol è nato da un fallo abbastanza clamoroso non fischiato a Tornatola, poi con un rimpallo la palla è arrivata a Pucci che ha fatto un gran tiro, diciamo che non siamo stati nemmeno fortunati. Il rigore invece è arrivato da una ripartenza su una nostra palla persa a metà campo”.
Sei riuscito a parere il secondo penalty stagionale, questo però ad un bomber del calibro di Mastronunzio, uno decisivo anche in serie B. Sei riuscito a respingere la palla col piede perché hai intuito la traiettoria o sei stato più fortunato perché ha calciato centrale?
“Un po’ entrambe, il rigore non l’ha calciato benissimo e io sono stato bravo e fortunato a deviarlo prima con la mano e poi con il piede; poi sulla ribattuta sono stati bravi i compagni ad arrivare per primi sulla palla”.
Hai realizzato di aver fatto una impresa a parare un rigore a un calciatore simile? In quanti ti hanno scritto e fatto i complimenti?
“Sicuramente un rigore parato a Mastronunzio fa più notizia degli altri e fa piacere ricevere i complimenti da amici e conoscenti, purtroppo però non ha portato punti come magari quello parato ad Arcevia che in questo senso resta il più importante della stagione”.
La tua parata ha consentito al San Biagio di restare in partita: ti aspettavi che ci rimanesse sino alla fine?
“Dato l’inizio shock non me l’aspettavo, poi però ci siamo rimessi in carreggiata ed abbiamo fatto una grandissima partita”.
Tanta tenacia nel difendersi ma poco cinismo davanti: era inevitabile contro una corazzata simile o è mancato qualcosa per strappare un pareggio che avrebbe avuto del clamoroso?
“Era inevitabile difendersi, il gol preso subito non ci ha aiutato ma siamo stati bravi a mantenere l’1-0 fino alla fine e cercare l’episodio per poterla anche pareggiare. Purtroppo non ci siamo riusciti ma sono stato orgoglioso dei miei compagni di squadra, perché dal primo all’ultimo hanno dato tutto e siamo usciti comunque a testa altissima”.
Il San Biagio è scivolato ora a -11 dal secondo posto, allo stato attuale non si farebbero i playoff: ci credete ancora in quell’obiettivo?
“Ovviamente ci crediamo, non andare ai playoff dopo una stagione del genere sarebbe un grosso rammarico”.
Non si vince da due mesi: secondo te dipende da cosa?
“Da un periodo di appannamento che ha coinvolto un po’ tutti, ma ormai non dobbiamo pensarci più, bisogna prendere la prestazione di domenica come un punto di partenza per la parte finale del campionato, che sarà decisiva”.
Sei stato fermo due settimane per infortunio, con Simone Pesaresi che a 43 anni è tornato titolare: come stai intanto fisicamente e che effetto ti ha fatto vedere l’allenatore dei portieri di nuovo tra i pali?
“Bene, per fortuna l’infortunio è alle spalle, non è stato facile stare a guardare ma devo dire che Simone mi ha sostituito alla grande, è stato importante vedere quello che cerca di insegnarci in allenamento applicato in partita”.
Prossima sfida contro il Ponterio probabilmente ad Offagna: che gara ti aspetti e come va preparata?
“Una gara difficile come tutte, dobbiamo pensare a noi stessi e fare di tutto per tornare a vincere”.
Hai un messaggio o un consiglio per qualcuno in particolare?
“E’ da inizio anno che dico ad Alessandro Martini di comprare un paio di guanti nuovi perché sono due anni che va avanti con quelli …!!!.. ma non mi da mai retta …!”.
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