Mobili mvp: “Crediamoci, gli stimoli faranno la differenza”
OSIMO – E’ l’uomo della provvidenza, di quelli che soffrono in panca ma che quando entrano spesso riesce a risolvere situazioni complicate. C’era riuscito col Monserra in casa due mesi fa, si è ripetuto sabato scorso con il Montemarciano. Un gol che ha salvato il San Biagio da una sconfitta interna dolorosa e forse fatale. Non che il pareggio abbia cambiato di molto le cose ma ha permesso al San Biagio di restare in sella, a -2 dal terzo posto, +3 dal quinto, con i playoff lontanissimi ma non ancora perduti, almeno calcolatrice alla mano. Juri Mobili, attaccante d’esperienza alla sua prima stagione in biancorosso, è stato autore dell’1-1 su punizione nell’ultimo match e per questo, oltre alla generosità e alla capacità di far alzare la squadra, è stato scelto da compagni e dirigenti come migliore in campo dei galletti, all’unanimità. Eccolo quindi nella classica intervista all’mvp della settimana:
Juri, ti hanno scelto come migliore in campo col Montemarciano, pensi di esserlo stato? Tu chi hai scelto e perché?
“Abbiamo fatto tutti una buona partita, dico buona perché nei primi 20 minuti abbiamo compromesso l’intera gara , i 20 minuti più brutti di tutto il campionato. Poi ci siamo ripresi alla grande disputando un’ottima gara che purtroppo non ci ha portato ai 3 punti, che credo tutto sommato meritavamo”.
Descrivici dettagliatamente le azioni dei due gol che hanno valso l’1-1 finale…
“Abbiamo preso il primo goal per dei piccoli errori a susseguirsi sugli sviluppi di una rimessa laterale, per la quale avevamo appena detto di fare molta attenzione ma cosi non è stato. Per quanto riguarda il goal del pareggio è venuto direttamente da calcio di punizione a due, che il nostro mister non ama molto ma in quel frangente mi sono sentito di andare fuori dagli schemi anche per dare una scossa , e per fortuna mi è andata bene. Il classico tocco e tiro”.
Analizziamo la partita, in sintesi: male nel primo tempo bene nel secondo?
“Io direi male nei primi venti minuti , poi ci siamo ripresi alla grande ma in un campo come il nostro e a questo punto della stagione non possiamo mai calare di concentrazione altrimenti poi ci arrabbiamo se alla fine dei 90 minuti non portiamo a casa l’intera posta . Come è accaduto”.
Cosa è mancato per tornare a vincere in campionato così come fatto martedì scorso con lo Staffolo in Coppa?
“Sabato è mancata un briciolo di fortuna, se la palla di Busilacchi invece di colpire il palo fosse andata dentro staremmo a parlare d’altro, e comunque noi ci abbiamo messo del nostro per prendere il primo goal come ho già detto. Ci vuole più attenzione nei particolari, più cattivi sotto porta, i fattori che non sono mancati martedì in Coppa contro lo Staffolo, nella quale abbiamo disputato la partita perfetta nonostante lo svantaggio”.
A questo punto i playoff sono ormai un sogno irrealizzabile?
“Assolutamente no, fino a che la matematica non ci condanna io ci credo”.
Come col Monserra entrando dalla panchina hai segnato un gol provvidenziale. C’è molta concorrenza nel reparto avanzato, come riesci a gestirla?
“Si è vero, molta concorrenza, come la gestisco? Non la gestisco, quando ho la possibilità cerco sempre di fare bene e aiutare la squadra”.
Cosa è successo nel girone di ritorno nel quale si è riusciti a vincere solo 2 gare? E quali sono le tue aspettative a questo punto della stagione?
“Cosa è successo? Beh, secondo me siamo calati un pò mentalmente e spesso nel girone di ritorno non ci è girato sempre bene , anzi…. Qualche punto lo abbiamo lasciato per sfortuna, e non escludo qualche errore di troppo sia in difesa che in attacco. Purtroppo in questa categoria vince chi sbaglia meno”.
Compagno di squadra che ti sta sorprendendo di più?
“Sono tutti ottimi giocatori”.
Partita più bella e più brutta del San Biagio finora?
“La partita più brutta forse con il Monsano, quella più bella di martedì in Coppa con lo Staffolo”.
Hai un messaggio o un consiglio per qualcuno in particolare?
“Il messaggio a tutta la squadra è di crederci fino alla fine e nelle partite che rimangono, a questo punto della stagione, sono gli stimoli che fanno la differenza, nient’altro“.
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