Civitanovese troppo forte, San Biagio ko in Coppa – FOTO
OSIMO – Non c’è stato nulla da fare. Il San Biagio perde nettamente la finale di Coppa Marche a Civitanova contro la squadra locale. Troppo forte questa Civitanovese, piombata dalla serie D alla Prima categoria dopo un fallimento societario ma subito ricostruita per una risalita imminente. Basti pensare che della squadra rossoblù nove giocatori sono argentini, uno camerunense e uno brasiliano. Insomma, un altro mondo, un’altra dimensione, un’altra categoria rispetto a quella del Galletto, umile e discreta squadra di Prima, una Prima categoria vera, non quella gonfiata e falsata dalla presenza di nobili decadute come Anconitana e appunto Civitanovese. Eppure c’è poco da recriminare. Certo se l’avversario fosse stato diverso il San Biagio avrebbe anche potuto alzare al cielo la sua prima Coppa Marche nel quarantennale della sua nascita, ma è stato comunque un onore contenderla ad una grande del calcio marchigiano e in uno stadio glorioso come il Polisportivo di Civitanova Marche. Giocarla altrove, in campo neutro come si fa solitamente nelle finali dirette, non avrebbe cambiato probabilmente il risultato, anzi, avrebbe fatto perdere ai biancorossi l’occasione più unica che rara di calpestare il manto erboso di uno stadio simile che ha vissuto anche pagine memorabili di serie C. E’ questo che il Galletto si porta a casa, il traguardo storico della finale, l’emozione di viverla da protagonista e in un teatro affascinante che odora di storia. Per il resto non c’è stata mai partita.
La Civitanovese ha dimostrato di essere superiore. Sia tecnicamente con un attacco da urlo sia atleticamente, con un pressing e una corsa asfissiante. E’ così che ha costretto i galletti a commettere tanti errori, troppi specie in rimessa. Come quelli che hanno dato la possibilità ai locali di sbloccare il match dopo 20 minuti (rilancio centrale sui piedi avversari) e di chiuderlo poco dopo (colpo di testa di un attaccante lasciato libero a porta vuota). Il 2-0 di fine primo tempo sanciva già chi avrebbe festeggiato al termine della gara. Il San Biagio, con oggettività, non avrebbe avuto le armi per riaprirla questa finale. Eppure i biancorossi si sono difesi con orgoglio, anche dopo il 3-0 e il 4-0 a inizio secondo tempo. Ci hanno provato con incursioni sugli esterni di Belloni a fine primo tempo e di Socci nel secondo, ma il portiere di casa ha sempre gestito la situazione senza troppe difficoltà. Onore dunque alla corazzata rossoblù, ma anche ad un San Biagio che ha scritto una pagina indimenticabile della sua storia. Capace di eliminare nell’ordine Osimo Stazione, Vigor Castelfidardo, Monteluponese, Casette Verdini, Piobbico e Staffolo, il Galletto ha dimostrato di meritare la finale e rendere onore ad una competizione spesso trascurata e sottovalutata dagli addetti ai lavori. Poi quando si è trovato di fronte un avversario fuori portata non ha potuto far nulla. Ma l’applauso finale dei giocatori e del pubblico di casa quando i dirigenti della Figc hanno consegnato ai galletti la Coppa della seconda arrivata ha valso tanto, e ha reso omaggio a un gruppo importante. Che può ancora raggiungere traguardi significativi in questo finale di campionato.
Il tabellino.
CIVITANOVESE: Taborda, Filippini (55’ Silla), Marino, Monserrat, Martinez, Panichelli, Perez (66’ Libonatti), Micucci (69’ Venturim), Bamba, Ruibal (51’ Morbidoni), Zaldua (46’ Vecchiarello). All. Nocera
SAN BIAGIO: Zenga, Tornatola, Cingolani (63’ Lombardi), Brandoni, Durazzi (53’ Vincioni), Bevilacqua, Manoni, Mariani Primiani (66’ Mandolini), Belloni, Mobili (59’ De Martino), Busilacchi (77’ Socci). All. Caccia.
ARBITRO: Latugas di Pesaro
RETI: 22’, 30’ 50’ Ruibal, 64’ Silla.
Ps: per visualizzare le foto cliccare sull’immagine grande in alto e scorrere con i segnali direzionali. Un grazie all’impagabile fotografo Domenico Cappella
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