Inizia la preparazione. Mosca: “Si costruiscono ora le fondamenta di una stagione”

OSIMO – Inizia stasera la stagione 2018/2019 del San Biagio che si appresta ad affrontare il campionato di Prima categoria (si attendono la composizione del girone e poi il calendario). A guidare la truppa quest’anno mister Maurizio Marincioni col suo uomo di fiducia Fabio Polenti. Come preparatore atletico, fondamentale in questa fase precampionato ma non solo, ci sarà ancora Luca Mosca, osimano, 29 anni, laureato Isef e con esperienza anche da istruttore di settori giovanili, giunto alla sua terza stagione in biancorosso. E’ lui che intervistiamo all’inizio di questa nuova avventura:

Luca con che stimoli e aspettative la inizi col ruolo di preparatore atletico?
“Innanzitutto colgo l’occasione per ringraziare la società e la sua dirigenza in toto per la rinnovata fiducia, frutto anche di una precedente proficua collaborazione fra me e loro. Gli stimoli sono sempre molti per vari fattori; in particolar modo anche quest’anno avremo un nuovo allenatore, nuovi atleti e giocatori già da qualche tempo in rosa da continuare a coltivare. Le aspettative, per una mia deformazione personale, mirano sempre all’eccellenza. Cercheremo sicuramente di migliorare il risultato della passata stagione”.

Come imposterai la preparazione estiva pre campionato? È davvero cosi decisiva per il prosieguo della stagione?
“Con la solita lucidità e cognizione di causa utilizzata da quando ho iniziato a ricoprire questo ruolo; prevenzione degli infortuni, individualizzazione dell’attività e incremento della prestazione è quello che metto a disposizione di ogni singolo atleta. Nello specifico del nostro contesto di Prima categoria. Credo che abbia una risonanza meno altisonante rispetto ad altre categorie, ma comunque rimane base imprescindibile per costruire le fondamenta per una stagione a medio/alto livello del gruppo”.

Si profila un campionato a 17 squadre quindi 32 giornate e un turno di riposo rispetto alle 30 giornate classiche o alle 34 della scorsa stagione. Cambia qualcosa secondo te dal punto di vista atletico per i giocatori?
“Dopo l’esperienza da ultra-maratoneti che abbiamo avuto la scorsa stagione (campionato più finale di Coppa) credo che sia già una buona notizia. Resta il fatto che l’ideale sarebbe giocare 30 partite cadenzate in un lasso di tempo non eccessivamente ridotto. Lo scorso anno è stata molto dura la gestione della rosa per vari motivi: impegno fisico eccessivo, tempi di recupero ristretti, stress che aumenta rischio infortuni eccetera. Specie in una realtà come la nostra dove al momento non si può attingere ad una Juniores”.

Cosa consiglieresti ai ragazzi in questa fase di preparazione?
“Applicazione e comunicazione senza filtri con lo staff. Il resto verrà da se e ne trarranno beneficio quasi nell’immediato”.

Sei anche allenatore di Pulcini e Piccoli amici della consorella Giovane Offagna San Biagio. A che punto è il progetto della società di settore giovanile che vivi da 3 anni? E cosa ne pensi dell’accordo con l’Anconitana?
“Quest’anno sarò impegnato con i gruppi 2010/11 e 2009/08 nel progetto allargato Della GOS Anconitana. In questi tre anni ho visto crescere esponenzialmente la società, merito chiaramente di chi ha saputo tenere le redini e gestire ad hoc situazioni, tesserati e staff tecnico. Questa collaborazione sarà certamente una possibilità in più per continuare a migliorare ma soprattutto far crescere i nostri tesserati grazie ad una gamma sempre maggiore di proposte”.

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