Il mister: “Migliorare per salvarsi. Faremo di tutto per alleviare il dolore di Mattia”

OSIMO – Chiamato per risollevare la squadra, ricompattare l’ambiente, dare una svolta ad una stagione deludente e sterzare una situazione di classifica deficitaria. David Canonici arrivato a metà gennaio, due mesi fa esatti, alla guida del Galletto, ha portato quello che si sperava: nuovo entusiasmo, prestazioni gagliardi, gruppo rinvigorito e soprattutto qualche punto in più. Il “suo” San Biagio in sette gare ne ha persa solamente una a Castelfidardo, in casa della capolista e subendo una rimonta con gol vittoria nel finale. Per il resto quattro pareggi (tre esterni) e due vittorie (interni con due avversarie dirette come Borghetto e Le Torri). Un ruolino che relega ancora i biancorossi in zona playout, ma con la classifica cortissima e una salvezza lì, a portata. Ma servirà uno sforzo ulteriore in questa parte finale di stagione nella quale ci saranno nove partite da affrontare come finali, con scontri diretti delicatissimi, contro ad esempio Arcevia, Cupramontana, Portuali e Falconara. Ecco dunque che, approfittando della sosta tecnica dello scorso weekend e quindi della rubrica “Il migliore in campo”, abbiamo intervistato l’allenatore dei galletti.

Mister dopo sette partite della tua gestione che bilancio personale fai di questa tua nuova avventura al San Biagio?
“Dopo sette partite è ancora presto per fare un bilancio….quello che posso dire con certezza è che c’è’ tanto da migliorare e tanto lavoro da fare per salvarsi”

Terminato il girone di andata con 15 punti in 16 gare, con te il Galletto ne ha totalizzati già 10, media molto diversa: da cosa è dipeso secondo te?
“A dire la verità non è che sia una grande media neanche quella del girone di ritorno…ripeto: bisogna ancora lavorare duro per migliorarla!”.

La partita più bella e la più brutta del tuo San Biagio?
“Nella gara con Le Torri c’è stato il meglio e il peggio di noi. Pessimo primo tempo e buon il secondo”.

La delusione e la soddisfazione più grande finora?
“Probabilmente la delusione più grande fino ad ora è stato il gol del pareggio subito al 90′ dal Moie… La soddisfazione più grande speriamo di averla il 18 o il 25 maggio”.

Il giocatore che ti ha sorpreso di più?
“Tutta la squadra mi ha sorpreso per come si è messa a disposizione senza se e senza ma”.

Giochi a volte col 4-4-2 a rombo, altre col 4-3-3 come il tuo predecessore: da cosa dipendono le tue scelte?
“La scelta del modulo dipende dai giocatori a disposizione, dal loro stato di forma, dall’avversario e dall’andamento che si pensa possa avere una partita”.

Cosa manca per cambiare passo fuori casa dove il San Biagio ha raccolto meno di quanto prodotto, specie a Chiaravalle e Staffolo?
“Manca l’attenzione e l’equilibrio mentale per gestire tutte le situazioni”.

La pausa dello scorso weekend è stata provvidenziale per ricaricare le energie o negativa visto il momento comunque positivo del gruppo che era al quarto risultato utile consecutivo?
“Lo vedremo sabato a Jesi…”.

Prossima sfida a Borgo Minonna contro una delle squadre più in forma del momento: come va preparata e affrontata?
“Sarà una partita durissima. Loro sono un gruppo consolidato nel tempo, ben allenato e con giocatori importanti per la categoria. Va affrontata con tanta umiltà, ma consapevoli delle nostre qualità”.

Hai un messaggio in particolare per qualcuno?
“Il mio pensiero è per Mattia che sta vivendo un momento tragico. Il San Biagio farà tutto il possibile per cercare di alleviare l’immenso dolore che sta provando”.

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