Un Galletto spuntato perde di misura a Urbisaglia
OSIMO – Nulla da fare. Il San Biagio fuori casa non ingrana e inanella la quarta sconfitta consecutiva. Ma quantomeno a Urbisaglia resta sempre in partita e sfiora il pareggio che, a conti fatti, sarebbe stato anche meritato. Certo, c’è ancora tanto lavorare, perché i ragazzi sono apparsi in difficoltà nelle seconde palle, imprecisi nelle verticalizzazioni e con un agonismo ancora una volta inferiore all’avversario, apparso più smaliziato e cattivo. Ma tant’è, nonostante ciò il Galletto ha sfiorato il risultato positivo e la classifica resta com’era, cortissima, con appena 8 squadre in 2 punti nelle parti basse. E’ questo il bicchiere mezzo pieno che deve dare fiducia e speranza ad un gruppo che fa fatica a prendere le misure a questo campionato più ostico del previsto.
Mister Degano da spazio dal primo minuto per la prima volta in campionato a Gatto in mezzo alla difesa e Capocasa nel trio mediano ed entrambi i baby biancorossi ben figurano. La cronaca del match racconta di tanto equilibrio. Anche se i locali sembrano averne di più, il San Biagio non disdegna proiezioni offensive. La prima occasione al 4’ è sui piedi di Sgalla che, tutto solo sulla sinistra, raccoglie un traversone e di prima calcia d’esterno mandando a lato di poco. Due minuti dopo la risposta ospite con Capocasa che in diagonale sfiora il palo. Al 16’ l’Urbis Salvia spara alto con Di Marino e al 21’ ci riprova con Pietrella, il cui tiro deviato da un difensore impatta sulla traversa. E’ l’anticamera del gol, che infatti arriva al 31’ con Monteverde che d’esterno con un diagonale terra aria trova un bel gol da dentro l’area approfittando di un appoggio di petto di un Pettinari lasciato colpevolmente solo dai marcatori biancorossi. La reazione del Galletto è nei piedi di Mihaylov, che al 33’ dal limite calcia alto e al 43’ ci riprova ma la mette troppo centrale.
Il secondo tempo inizia con l’Urbisaglia che spinge alla ricerca del raddoppio. Il San Biagio soffre ma regge e alla fine concede poco. Anzi, mano a mano alza il baricentro e sfiora il pareggio per due volte. Al 60’ Marziani da fuori area lambisce il sette, e al 74’ su bel traversone da destra di Marziani la palla attraversa tutta l’area piccola con un paio di attaccanti sambiagesi che la sfiorano soltanto. L’Urbis Salvia prova in contropiede a raddoppiare ma la difesa di mister Degano evita sempre il peggio. All’84’ su lancio dalla retrovie, un difensore di casa svicola e lascia che la palla arrivi a Mobili tutto solo dentro l’area, l’attaccante prova la conclusione di prima ma la mette a lato mancando l’1-1. Al 90’ mischione in area locale con le conclusioni sambiagesi che per due volte vengono respinte dai difensori e nella ripartenza Farroni potrebbe chiuderla ma calcia malamente alto. Nei 9 minuti di recupero (sì, 9, perché ad ogni fallo nella ripresa è stata perdita di tempo dei locali con palloni che sparivano), il San Biagio ci mette generosità ma poca, troppa poca concretezza, solo un paio di traversoni ben gestiti dai locali. Serviva di più nel recupero, un agonismo diverso, come dimostrano alcune scene emblematiche. Esempio? Nel finale su una palla messa in fallo laterale dalla difesa sambiagese, anziché correre a recuperarla per far riprendere subito il gioco, si è rimasti in attesa che l’avversario lentamente, molto lentamente come ovvio che sia, andasse a prendere la sfera a 10 metri dalla linea laterale per battere poi la rimessa. Ecco, serve una malizia e un atteggiamento diverso per salvarsi in questo girone.
Il tabellino:
URBIS SALVIA: Conti, Verdicchio, Sgalla (38’ M.Moschetta), Di Marino, Monteverde, Filacaro, Pietrella, Salvatori, Pettarelli (82’ Curzi), Strazzella (40’ Piccinini), Pettinari (75’ Farroni). All. Cervelli
SAN BIAGIO: Ortenzi, Borbotti (75’ Socci), Durazzi, Capocasa (64’ Paci), Silvestrini, Gatto (64’ Bellucci), Mazzocchini (70’ Mobili), Manoni, Marziani, Piccini, Mihaylov (59’ Gallina). All. Degano
ARBITRO: Bashota di Jesi
RETE: 31’ Monteverde