Arbitro e sfortuna come pioggia sul bagnato, altro ko
OSIMO – Come se non bastasse una situazione già di per sé drammatica, con una classifica difficile, una rosa ristretta e un avversario più forte alla ricerca del secondo posto, ci si sono messi contro anche arbitro e sfortuna. Il San Biagio sceso in campo sabato contro il quotato Casette Verdini è stato uno dei più belli e ammirevoli della stagione, ma non è bastato, più meriti altrui che per demeriti propri. C’è dunque poco da rimproverare ai ragazzi, che contro una squadra più forte, più in forma, più in fiducia, han comunque sfoggiato una prestazione di grinta, di orgoglio e anche di coraggio. Perché, soprattutto nel secondo tempo, non ha avuto alcun timore reverenziale ad alzare il baricentro, a scoprirsi, a insistere oltre le proprie possibilità, quasi che da fuori sembravano i galletti a tratti i terzi in classifica. Eppure non è bastato, perché il Casette Verdini, squadra di livello, molto esperta e cinica, alla fine ha piazzato il colpaccio, anche usufruendo degli episodi, tutti a suo favore. Almeno quattro. Le due traverse nella ripresa colpite da Piccini su punizione e da Mobili con un colpo di testa sotto porta. Il rigore apparso netto con la maglia strattonata a Piccini dentro l’area a inizio ripresa ma non concesso dal direttore di gara. E infine il cartellino rosso sventolato in faccia a Cerusico a 10 dalla fine per un fallo a centrocampo che poteva essere serenamente da giallo e che, in pratica, ha tagliato le gambe ai biancorossi quando erano già sotto 0-1 da qualche minuto.
Deve in sostanza soffrire le cosiddette sette camicie e usufruire di un arbitraggio quantomeno discutibile il Casette Verdini per vincere in casa della cenerentola. Lo ha fatto grazie ad un gol di Ramadori ad un quarto dalla fine con un’azione di rimessa capitalizzata da un interno collo secco e preciso che lascia di stucco Spadari, ancora titolare per l’assenza di Pesce. Il match era iniziato con un Casette che nei primi 5 minuti ha concesso due grosse chance al San Biagio, a Scansani e Piccini, ma poi mano a mano nel primo tempo ha fatto prevalere il maggior tasso tecnico tenendo il pallino del gioco, pur mancando di concretezza negli ultimi 25 metri e fallendo di testa due ottime chance.
Nel secondo tempo invece sale in cattedra il San Biagio, col Casette costretto alle ripartenze. I biancorossi colpiscono le due clamorose traverse, a conferma della stagione dannatamente storta dove la Dea Bendata ha sempre guardato altrove, e invocano per la trattenuta in area su Piccini, vista da tutti tranne che dall’arbitro. Oltre il danno la beffa per il Galletto, quando, dopo un paio di ripartenze fallite, il Casette non sbaglia con Ramadori che segna il gol decisivo. Nel finale, pur in 10 contro 11 per il rosso a Cerusico, il Galletto ci riprova con orgoglio, con una punizione dal limite e un paio di corner, ma gli avversari si disimpegnano bene.
Finisce quindi 0-1, immeritato, e con l’amara sensazione che gli episodi arbitrali sfavorevoli capitano quasi sempre alle squadre di bassa classifica. Con questa vittoria il Casette approfitta del passo falso dell’Elfa Tolentino e lo sorpassa al secondo posto. Nonostante tutto il San Biagio, visto il ko del Cska Corridonia, resta ancora in corsa per qualificarsi ai playout, anche se i 4 punti di svantaggio da rimontare in sole 3 giornate non sono pochi. Tuttavia, finchè la matematica lo consente, è un dovere crederci e giocare come sabato scorso, con dignità e agonismo.
Il tabellino:
SAN BIAGIO: Spadari, Cesari, Silvestrini, Baro, Socci (65’ Capocasa), Paccamicci (65’ Spegni), Piccini (85’ Papa), Cerusico, Mobili (85’ Gallina), Mihaylov (85’ Bottegoni), Scansani. All. Marinelli
CASETTE VERDINI: Morlacco, Donnari, Polinesi, Guing Ameth, Tidei, Tacconi, Silvestroni (68’ Menchi), Russo, Quadrini (87’ Menghi), Ramadori, Pistoletti (51’ Pistoletti). All. Lattanzi
ARBITRO: Pignotti di San Benedetto
RETE: 78’ Ramadori
NOTE: 82’ espulso Cerusico per gioco pericoloso