Futsal, vittoria da brividi e primato conservato
OSIMO – Quanta sofferenza, ma quanta crescita. In una serata il peggio e il meglio del San Biagio calcio a 5. Nella gara che meno ti aspetteresti, contro la cenerentola del girone, la Gls Dorica, il Galletto va in sofferenza come non mai. Dimostrando al contempo di aver raggiunto un grado di maturità da fare invidia vista l’età media, riuscendo comunque a strappare i tre punti. E farlo nonostante tutto con merito, visto il conto delle occasioni create, specie nei primi 20 minuti del secondo tempo. Per il resto però, la gara vinta ieri 2-1 a Posatora, deve far riflettere. Diventare esempio da non riproporre. Emblema di ciò che non va fatto.
Coach Lorenzini ha perso fiato e qualche anno di vita per scrollare i suoi da un’apatia inaspettata e per reggere nelle sofferenze degli ultimi 5-6 minuti. In tutto ciò, tra merito di vittoria e demerito nella sofferenza, va riconosciuto che l’avversario non è apparso affatto una cenerentola. La Gls Dorica ultima con 3 punti in 8 giornate ha dimostrato di avere carattere e qualità sufficienti per mettere in difficoltà anche la capolista. Ci ha messo del suo, insomma, per rendere il match più equilibrato di quanto non venisse pronosticato alla vigilia. Grinta, agonismo, schemi su calci piazzati, frutto di studio e non di improvvisazione: così la Gls ha sfiorato il colpaccio. Eppure, il campo largo del Cus di Posatora avrebbe dovuto agevolare l’agilità e la corsa dei giovani sambiagesi, che invece partono soft e vengono colti di sorpresa dall’avversario, più ostico e intraprendente di quanto pensassero. Il vantaggio locale dopo circa 10 minuti nasce da uno schema su calcio piazzato, viziato forse da un blocco su un difensore biancorosso non ravvisato dall’arbitro. Il Galletto fa una tremenda difficoltà a far girare palla, anche con i cambi in panchina. Il portiere locale in almeno 2 circostanze miracoleggia ed evita l’1-1, ma di contro anche i dorici hanno due grandi chance per raddoppiare me prima il palo e poi il portiere Cesaretti negano la gioia. Così, tra sofferenze e frustrazione, il San Biagio va all’intervallo sotto 1-0.
La strigliata del mister serve a riaccendere i galletti che iniziano la ripresa con un atteggiamento diverso, con meno ansia, più testa alta e gioco di squadra, evitando forzature e giocate personali. Così in un quarto d’ora inanellano almeno 5-6 occasioni da gol, tutte sventate da un portiere avversario in stato di grazia. Il pari arriva infatti praticamente a porta libera, con Dubbini lesto a ribattere in rete da due passi una palla ribattuta in area dopo una mischia. L’1-1 ridà ancora più animo ai biancorossi che con Luchetti dopo pochi minuti trovano anche il gol del vantaggio, ribadendo sempre da due passi una ribattuta del portiere sull’ennesimo suo salvataggio. Qui però ritorna ansia da una parte e voglia di rivalsa dall’altra. Anziché mollare e scoraggiarsi, la Gls ritrova la forza di tornare all’attacco. Il San Biagio sembra quasi spaventato e si rintana in difesa, dimostrando però di avere le capacità di mantenere il vantaggio. Con ardore, e pur concedendo un paio di occasioni, il Galletto riesce a chiudere sul 2-1, portando a casa una vittoria preziosissima, ma dalla quale bisogna portare a casa anche una lezione ancora più preziosa: in ogni gara l’avversario darà tutto e senza il giusto approccio mentale si rischia contro chiunque.