Galletto tramortito dalla Castel, Marinelli: “Credo nel gruppo, compatti usciremo dalla burrasca”

OSIMO – La Castelfrettese passeggia a San Biagio, che è apparso fin troppo brutto per essere vero, ma tant’è. Una metamorfosi al contrario: dalla prova gagliarda di Ostra, con un Galletto roccioso a lottare 85 minuti 10 contro 11, a quella spenta e senza mordente contro un avversario che sì è dato tra le favorite del girone, ma che ha trovato troppo facilmente la via della rete senza veder resistenza in area di rigore. A pesare non è tanto il passivo e la classifica, quanto le tre sconfitte interne consecutive, un record al negativo, e peraltro arrivate sempre con gol presi in avvio di gara, segnale che l’atteggiamento evidentemente non consente un approccio ottimale.

Mister Marinelli per la sfida alla Castel non recupera Brasili e deve rinunciare allo squalificato Camilletti, cioè la coppia centrale della scorsa stagione. E la cosa purtroppo in campo si è sentita, per colpa ovviamente non solo dei sostituti. In difesa Quercetti e Baldoni sono i terzini, Rinaldi e Pagliarecci i centrali. Sulla mediana Sall, Tommaso Marinelli, Martiri e capitan Marchetti. Davanti Mossotti e Malatesta, con Marchetti spesso largo a formare un tridente. Le sensazioni erano buone dopo la bella prova di Ostra e il Galletto nei primissimi minuti parte anche bene con un paio di giocate di Malatesta a mettere apprensione agli ospiti, ma al 5’ ecco l’ormai tristemente classico gol subito in casa in avvio: in seguito ad un fallo sulla mediana, con un galletto rimasto a terra, l’arbitro lascia proseguire, la Castel non si ferma, i biancorossi restano quasi indecisi, così Zannini da 40 metri fa partire un tiro che trova Buontempi fuori dai pali, impossibilitato a intercettare la traiettoria alta che si infila sotto alla traversa. Lo 0-1 tramortisce le speranze biancorosse ma quantomeno la squadra prova a reagire. Stenta a trovare spazi davanti ma lotta. Alla mezz’ora però il colpo del ko: Mazzarini è bravo ad accentrarsi dalla destra in dribbling e trovare l’angolo basso sul primo palo. Il gol è spartiacque. I locali, infatti, qui crollano mentalmente e concedono altri due gol: con una bella girata di destro di Serrani poco pressato e una mischia in area con un batti e ribatti che ha palesato proprio il mordente diverso tra le due compagini. La Castel in pratica con 4 tiri in porta si trova avanti di 4 gol e con 3 punti in tasca già a fine primo tempo: anche questo un record negativo che grida vendetta.

Nella ripresa la formazione ospite gestisce il vantaggio, cala inevitabilmente il ritmo, mentre arriva l’attesa reazione d’orgoglio del San Biagio. Giovagnoli infatti si supera due volte su Sow ad inizio frazione, quando i galletti hanno dato tutto per riaprire la contesa. Col passare dei minuti la speranza si è affievolita, ma il pallino del gioco è rimasto biancorosso. Tanta generosità, che almeno ha portato nel finale l’1-4, con Pesaro che segna il gol bandiera su rigore concesso per fallo di mano. Altre due chance importanti dei locali per accorciare in mischia ma la mira è errata e il risultato non cambia più. Serve una scossa nella testa e nei cuori per calarsi meglio nella categoria, farsi trovare pronti sempre lottando per una nuova impresa dal nome salvezza: la strada è lunga, lunghissima, e bisogna assolutamente ricompattarsi per crederci.

Il commento di mister Michele Marinelli: «Momento che poteva arrivare, delicato, l’avversario si è dimostrato fortissimo, ma in casa abbiamo preso un trend nel quale non capisco come abbiamo fatto ad infilarci, approcciare le partite in questa maniera è devastante. A differenza delle gare precedenti, col Pietra abbiamo fatto poco, col Marocca molto meglio e quasi recuperata, con la Castelfrettese è stato quasi impossibile rimediare. Lasciare loro il dominio senza contrastarli, sbagliando così nella fase difensiva contro giocatori di categoria superiore, significa invitarli a nozze. Nel primo gol da 40 metri il marcatore ha guardato il portiere, quindi chapeau, gol voluto. Se hai quell’occhio significa che sei forte. Questo è il momento che tutto l’ambiente deve restare compatto e mantenersi vicino al gruppo, aiutarlo a crescere, serve la stessa cattiveria che avevamo per vincere, ora serve per la salvezza. Non dobbiamo trovare alibi, quelli sono dei perdenti, i vincenti trovano soluzioni. Bisogna stare uniti e tranquilli, siamo nella burrasca ma ne veniamo fuori solo compatti. Ho ancora massimo entusiasmo e determinazione, credo nel gruppo, ho giocatori bravi che possono arrivare all’obiettivo».

Il tabellino.

SAN BIAGIO: Buontempi, Baldoni, Rinaldi (63’ Rosini), Pagliarecci (46’ Bottegoni), Quercetti, T.Marinelli (46’ Sow), Martiri, Sall, Marchetti (46’ M.Giacchetta), Malatesta, Mossotti (74’ Pesaro). All. M.Marinelli

CASTELFRETTESE: Giovagnoli, Lucchetti (80’ Tomassini), Bartolini, Rinaldi (74’ Fratesi), Mazzieri, Fabrizi, Mazzarini, Zannini, Serrani (76’ Giacconi), Gabrielli (60’ Brunori), Lazzarini (68’ Sentinelli). All. Ricci

ARBITRO: Belli di Pesaro

RETI: 5’ Zannini, 29’ e 44’ Mazzarini, 35’ Serrani, 81’ rig. Pesaro

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