Dopo un anno riecco Ricciotti: “Sono tornato per riscattare l’annata della retrocessione”
OSIMO – Dopo un anno trascorso all’estero per motivi di studio, rieccolo in biancorosso. Alessandro Ricciotti, portiere classe ’92, rivestirà la prossima stagione la maglia del Galletto, che aveva già indossato nella sfortunata annata della retrocessione in Seconda durante la quale probabilmente fu la sorpresa più positiva. Alto 1,90 per 83 kg, Ricciotti dovrà riprendere il ritmo dopo un anno di stop e supportare il lavoro di Girotti e Marini nel tridente di porta. Eccolo che si presenta nell’intervista di bentornato.
Alessandro intanto presentanti a chi non ti conosce..
“Sono nato ad Ancona dove vivo tutt'ora. Attualmente sto studiando all'università di Ancona Scienze e tecnologie agrarie, dove spero vivamente di laurearmi durante quest'anno”.
Hai qualche passione oltre al calcio nel tempo libero?
“Come hobby ne ho diversi, ma quelli preferiti e solo per citarne due sono le moto e il surf”.
Squadra del cuore e calciatore preferito?
“Ovviamente la mia squadra del cuore non può che essere l'Ancona. Mentre come giocatori preferiti direi Marco Storari dai tempi dell'Ancona, Sebastian Frey e ovviamente il grande Gigi”.
Dopo un anno all’estero sei tornato in Italia, raccontaci come è andata..
“Eh già, purtroppo sono già tornato, è passato troppo rapidamente quest'anno di Erasmus forse perché è stato vissuto molto intensamente tra nuove amicizie, una lingua nuova, tantissimi viaggi tra tutta la Spagna, il Portogallo ed il Marocco.. però sono allo stesso tempo contento di essere tornato per ricominciare..”.
Come mai hai deciso di rivestire la maglia del San Biagio?
“La scelta del biancorosso è arrivata perché mi ero trovato benissimo la stagione prima della mia partenza nonostante la retrocessione, quindi ho voglia di tornare per riscattare quell'annata..”.
Le tue caratteristiche come portiere?
“Posso dire di avere un buon senso della posizione e di trovarmi molto bene nelle uscite, ci sarà da recuperare la rapidità però quest'anno..”.
Tre aggettivi per definirti come ragazzo?
“Beh come ragazzo credo di essere generoso, disponibile e curioso”.
Raccontaci il tuo curriculum calcistico…
“Ho iniziato a giocare quando avevo 5 anni con l'Ankon Dorica, una volta divisa ho proseguito con la Dorica Torrette dove ho giocato fino agli Allievi regionali. A 17 anni mi sono trasferito alla Brandoni, dove sono rimasto per i due anni seguenti. Nel 2011 ho cominciato a giocare per la Nuova Folgore fino al 2013, anno in cui sono passato al San Biagio. Una sola stagione e poi sono partito alla volta della Spagna, ma ora eccomi di nuovo qua”.
Ti contenderai il posto con Girotti, che lo scorso anno ha in pratica salvato la promozione con quel rigore parato al Cupramontana: temi la pressione della concorrenza in un ruolo così delicato come il portiere?
“Beh non sarà di sicuro facile vista l'ottima stagione passata, ma a me stimola la competizione. Come l'anno in cui arrivai a San Biagio e c'era ancora Simone Pesaresi, da cui ho imparato molto e stretto degli ottimi rapporti”.
Della squadra con la quale avevi giocato due anni fa sono rimasti in pochi: Romani, Paolinelli, Busilacchi. Conosci qualcuno dei nuovi?
“Fatta eccezione per Baldetti e Pierdica con cui ho giocato alla Nuova Folgore, e pochi altri che conosco per motivi calcistici, la rosa è completamente a me nuova, però avremo tempo durante l'anno per conoscerci, divertirci e toglierci qualche soddisfazione..”.
Il tuo obiettivo per la prossima stagione?
“Visto come ho lasciato San Biagio l'obiettivo non può che essere quello di raggiungere una salvezza tranquilla e poi, chissà, magari arrivare a lottare per un play-off, dico la verità mi piacerebbe..”.
Hai un messaggio o un consiglio da lasciare a qualcuno?
“Messaggi da lasciare a qualcuno in particolare non ne ho, auguro solo buona fortuna a tutto il gruppo per quest'anno e dale caña con la temporada!”.
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