Capitan Rivellini mvp contro l’Ostra Vetere: “Togliamoci ancora qualche soddisfazione”
OSIMO – Vendicare lo sgarbo dell’andata era il suo obiettivo e, almeno personalmente, c’è riuscito, con una grande prestazione, tutta grinta e concentrazione. Marco Rivellini, 38 anni e non sentirli, fisico e generosità da paura, è stato scelto dai compagni di squadra e dai dirigenti come migliore in campo contro l’Olimpia Ostra Vetere. Il capitano di mille battaglie non ha dato tregua all’attaccante ospite, il temibile Api, che dopo un paio di interventi decisi di Rivellini è stato anche costretto a chiedere il cambio in panchina. Per l’abnegazione, per la voglia di riscatto, per la precisione negli interventi difensivi, Rivellini ha conquistato 14 preferenze, davanti alle tre di Fiorucci, le due di Mandolini e ad Agostinelli che ne ha raccolta una. Ecco allora la tradizionale intervista all’uomo della settimana:
Capitano, una prestazione tutta grinta e concentrazione contro l'Ostra Vetere. Secondo il mister hai trascinato la squadra a scrollarsi dall'apatia del primo tempo…
“Si, era una partita a cui tenevo; volevo vendicare l’umiliazione subita all’andata: ci hanno surclassato sul piano della grinta e dalla voglia di vincere. In squadra non abbiamo dei “lottatori”, quindi se non siamo ben motivati, rischiamo di far figuracce. Io ho cercato prima della partita, ma soprattutto in campo di dar stimoli ai miei compagni, e di tenerli sulla corda. Alla fin fine i giocatori più esperti servon anche per questo, no?”
Analizziamo la gara: prima frazione con poche emozioni, poi nel secondo tempo il vantaggio e il predomio fino all'espulsione di Cela. Ci si è complicati la vita nel finale?
“Miri è un giocatore impetuoso e generoso, e questo lo porta a fare cose come quelle di sabato. Aggiungi pure il fatto che avendo giocato poco non ha la lucidità per i 90 minuti. Son cose che capitano, non possiamo addossare tutte le colpe a lui. Certo è che se fossimo rimasti in 11 non credo che sarebbero riusciti a pareggiare. A onor del vero bisogna anche dire che se avessimo concretizzato di più qualche palla gol avuta sull’1-0, sicuramente ora staremmo parlando di un altro risultato”.
Rigore inesistente, ma alla fine il pareggio è giusto no?
“Si, credo sia giusto. Anche perché poi l’arbitro non gli ha concesso un altro penalty sicuramente più evidente di quello assegnato”.
C'è l'attenuante delle tante assenze. In difesa era emergenza vera. Come siete riusciti a prendere le misure con tre uomini fuori ruolo?
“È stato meno difficile di quel che si possa pensare: innanzitutto i tre giocatori fuori ruolo son 3 persone molto intelligenti e quindi ci han messo poco a calarsi nella nuova posizione; poi con Salini dopo 5 anni giocati fianco a fianco, oramai ci capiamo senza neanche parlarci. Un complimento speciale lo devo fare a Massi, ha giocato veramente bene. Occhio Castorina, che il posto è a rischio!”
Con questo pareggio la salvezza è davvero ad un passo, ma probabilmente si è perso il treno playoff.. Quanto rammarico c'è per un obiettivo che sembrava davvero alla portata quest'anno?
“È un campionato molto equilibrato, con un paio di punti in più saremmo stati in zona playoff, ma è anche vero che con un paio di punti in meno, ora saremmo in piena bagarre x evitare i playout. Voglio vedere il bicchiere mezzo pieno, dobbiamo essere orgogliosi di esser in questa posizione di classifica a questo punto del campionato. Siamo ad una manciata di punti da squadre che han speso più del doppio del budget del San Biagio, e alcune di queste ci stanno addirittura alle spalle!”
Ora in casa della Filottranese come trovare nuovi stimoli per non sfigurare contro una squadra che cerca punti per allontanarsi definitivamente dalla zona playout?
“Anche noi abbiamo bisogno di punti. Più stimolo di questo? E poi la Filottranese è una di quelle squadre allestite per vincere di cui ti parlavo prima. Quindi batterla sarebbe molto gustoso..”
Come valuti la tua annata?
“Direi buona. Eccezion fatta per l’inizio di stagione che è stato un po’ travagliato per via del problema alla caviglia. Comunque tra alti e bassi, direi che ho tenuto i miei soliti standard”.
E quella del San Biagio che stagione è stata finora?
“Buona. Speriamo solo di chiudere definitivamente il discorso salvezza il prima possibile. Credo che, a parte qualche sciagurata parentesi, ce la siam giocata con tutti e non c’è mai stata nessuna squadra che ci ha dominato”.
Pensi già al tuo futuro? Sarai ancora capitano di questa squadra o lascerai il calcio a 38 anni?
Purtroppo quest’anno credo che dovrò abbandonare la fascia. Ho diversi impegni, e i tre allenamenti settimanali son diventati un impegno troppo grande. Il fisico tiene e la voglia di giocare ancora c’è, quindi non ho ancora deciso se ridimensionare il mio impegno qui, smettere definitivamente o trasferirmi in una squadra di categoria inferiore. C’è ancora tempo per decidere..”.
Hai un messaggio o un consiglio da inviare a qualcuno?
“Innanzitutto approfitto di questo spazio per ringraziare tutti quelli del San Biagio per questi fantastici anni passati insieme, e poi voglio dire ai compagni: dai ragazzi non molliamo! Togliamoci ancora qualche soddisfazione!”.
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