Carbonari mvp: “Bravi nella difficolta’. Pronti per tre finali”
OSIMO – Decisivo in almeno un paio di circostanze. Sicuro e coraggioso in diverse occasioni. Certamente in crescendo dopo la prestazione di 5 giorni prima. Stefano Carbonari, portiere classe ’97 alla sua prima stagione al San Biagio, ha salvato i suoi sabato scorso da una sconfitta che sarebbe stata dolorosissima per morale e classifica. Una prestazione gagliarda la sua, di forza anche mentale visto che arrivava da una gara, quella di Cupramontana, al contrario complicata. Per questo i compagni di squadra lo hanno premiato con la palma di migliore in campo con 16 nominations davanti alle 5 date a Mobili e le 2 a Morra. Ecco dunque Carbonari nella classica intervista all’mvp della settimana:
Stefano sei stato scelto come migliore in campo sabato scorso, pensi di esserlo stato? Tu chi hai scelto e perché?
“Ringrazio i compagni per avermi scelto come migliore in campo, io ho scelto Mobili perché, al di là del gol importante ad inizio partita, là davanti è un grande riferimento per tutta la squadra”.
Raccontaci nel dettaglio le azioni dei due gol…
“Il nostro gol come a Cupra è arrivato presto, un tiro cross di Durazzi che una volta respinto sul palo ha trovato pronto Mobili che di testa ha appoggiato in rete. Il loro purtroppo è arrivato su una nostra disattenzione su calcio d’angolo, abbiamo perso la marcatura sul loro terzino che si trovava sul secondo palo, libero di colpire e segnare di testa”.
Come analizzi la partita? Pareggio meritato?
“Siamo partiti bene, poi nella ripresa abbiamo allentato, come ripete giustamente il mister quando non si può vincere è importante non perdere. Per come si era messa la partita il secondo tempo, a mio avviso a livello di squadra siamo stati bravi a portare a casa il punto”.
A tratti, tra fine primo tempo e inizio secondo, i Portuali hanno mostrato di averne di più: da cosa è dipeso secondo te? Più fame di vittoria loro? Più paura del San Biagio?
“I Portuali hanno fatto una buona gara, ci hanno messo in difficoltà in più occasioni, hanno messo in campo grande determinazione. Di contro escluderei la paura da parte nostra, anzi, ho visto equilibrio e concentrazione una volta subito il pareggio per non subire la rimonta”.
Raccontaci bene le due parate fatte nel primo tempo che sono state provvidenziali e quale è stata la più difficile della gara?
“La parata più difficile è stata sul tiro di Vergani che era indirizzato all’angolino basso alla mia destra, difficile perché sono riuscito a toccarla con la punta delle dita dopo che si era leggermente alzata toccando terra. Nella ripresa penso di essere stato presente, insieme con la difesa, più che con le parate con le uscite, riuscendo a prendere le misure e i tempi giusti su loro azioni offensive”.
In generale sei stato decisivo, la tua è stata una prestazione di grande riscatto dopo quella incolore e sfortunata di Cupramontana?
“Purtroppo martedì scorso a Cupra non è stato lo stesso, tutto serve per crescere e fare esperienza di quello che non è andato e trarne guadagno per fare bene in futuro”.
Prossima sfida a Falconara per un altro scontro diretto da brividi: come va affrontato e preparato?
“Falconara è una partita che va affrontata sulla base dell’esperienza acquisita a Cupra settimana scorsa, dove troveremo un capo simile in termini di grandezza e dove dovremo essere bravi a gestire le situazioni con concentrazione e lucidità”.
Classifica cortissima: te l’aspettavi? Quale è la ricetta per salvarsi senza playout?
“Sinceramente non mi aspettavo questo tipo di classifica dove nessuno può ritenersi già in vacanza, il segreto per salvarci sta nel continuare ad allenarci il lunedì, il mercoledì e il giovedì a mille per arrivare pronti a disputare le ultime tre finali”.
Compagno di squadra che ti sta sorprendendo di più?
“Qua più che un giocatore volevo menzionare i miei due compagni di reparto Simo Pesaresi e Simo Spadari, che nonostante abbiano uno 24 e l’altro 16 anni di differenza da me con la loro professionalità che mettono ad ogni allenamento mi aiutano a crescere sempre di più”.
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