Carbonari mvp: “Niente crisi, col Falconara solo un passo falso, ci rifaremo”
OSIMO – Nelle ultime partite è stato decisivo. Con i Portuali per salvare il risultato, con il Falconara per evitare la debacle. Stefano Carbonari, portiere 21enne arrivato in prestito dall’Osimo Stazione, non ha ereditato un ruolo semplice. Investito del “pesante” numero 1 biancorosso che era di Andrea Zenga e ancor prima di altri portieri di livello come i vari Ricciotti, Girotti e soprattutto Simone Pesaresi, il giovane anconetano alla sua prima esperienza sambiagese ci ha messo un po’ a prendere le misure. Ha dovuto fare esperienza alla sua prima vera stagione da titolare fisso, ha dovuto conoscere il suo nuovo preparatore, appunto Pesaresi, e ambientarsi nella nuova squadra e con nuove delicate responsabilità, ma ora sta aumentando il livello delle sue prestazioni. Col Falconara, oltre ad un paio di uscite alte sicure, mai scontate per un portiere che non supera il metro e 80, ha anche fatto almeno due parate prodigiose, che gli sono valse la palma di migliore in campo quasi all’unanimità, in una giornata complessivamente storta per il San Biagio. Ecco dunque Stefano nella classica intervista all’mvp della settimana, il primo del 2019:
Stefano sei stato scelto come migliore in campo, credi di esserlo stato? Tu chi hai scelto e perché?
“È difficile ritenersi migliore in campo quando il risultato è una sconfitta, io ho scelto Paolo Brandoni comunque, perché in un paio di occasioni è stato decisivo nel bloccare l’attaccante avversario”
Raccontaci le due parate più difficili della partita e il gol avversario?
“Le due parate sono avvenute una nel primo e una nel secondo tempo. Nella prima occasione è stata una parata su un tiro a spiovere che era indirizzato centralmente sotto la traversa, la seconda su un tiro angolato rasoterra alla mia sinistra. Il gol su calcio di rigore tirato non molto forte ma angolato che mi ha spiazzato”.
Analizzando la partita, il San Biagio ha fatto molta difficoltà a creare a occasioni ed è arrivato spesso secondo sulle palle. Da cosa è dipeso secondo te?
“Non so quale sia la motivazione, so solo che il Falconara ne aveva di più e noi abbiamo sempre rincorso senza quasi mai impensierire il portiere avversario”.
Dopo l’ultimo mese in crescendo la sconfitta col Falconara è stata una doccia fredda che complica tutto nuovamente: te l’aspettavi? La crisi di inizio campionato non è ancora superata o è stata solo una giornata no?
“Mi sembra esagerato parlare di doccia fredda o di crisi di inizio campionato che non è ancora superata. Confrontiamo le prime partite con le ultime prestazioni contro Monserra e Portuali abbiamo fatto passi avanti, sabato abbiamo perso una partita, ma ci rifaremo”.
La prossima a Montemarciano contro una delle squadre più in forma e che lotta per i playoff: come va affrontata?
“Sicuramente sarà fondamentale l’approccio, è importante iniziare bene da subito, concentrati dal primo minuto”.
Veniamo alla tua stagione: hai sofferto un po’ nelle prime gare ma nelle ultime, specialmente con Portuali e Falconara, hai salvato diverse volte la porta: è cambiato qualcosa o è solo casualità visto il ruolo delicato del portiere?
“In questa stagione fino ad ora penso di aver superato le presenze di due stagioni scorse messe insieme. Sono giovane e devo migliorare moltissimo. Con mister Simone Pesaresi abbiamo messo delle basi su cui lavorare per tutto l’anno, mi sta aiutando molto a limare alcuni difetti e acquisire più personalità in determinate situazioni della partita. Ma è solo l’inizio ho molto da apprendere da lui”.
Un compagno di squadra che ti sta sorprendendo di più?
“Alessio Piccini che non conoscevo, è un esempio per il suo modo di essere sempre positivo e il suo atteggiamento con cui incita la squadra e i più giovani”.
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