Ecco Marincioni: “C’e’ ambizione, ma servira’ abnegazione e divertimento”
OSIMO – E’ il nuovo timoniere della prima squadra, colui che dovrà far tornare l’entusiasmo in casa biancorossa, spingere i galletti verso i traguardi ambiziosi mai raggiunti prima, rilanciare anche il binomio col Comunale, campo più piccolo di altri ma pur sempre casa storica del San Biagio che deve tornare a essere fortino da valorizzare e non un complesso di inferiorità. Maurizio Marincioni, 60 anni, anconetano, ex Cupramontana, Filottranese ma soprattutto Vigor Castelfidardo e Offagna, è l’allenatore del San Biagio edizione 2018/19 e si spera anche oltre. Doverosa dunque l’intervista di presentazione e d’esordio in casa sambiagese.
Mister intanto benvenuto in biancorosso, come mai la scelta di accettare la proposta del San Biagio?
“San Biagio negli ultimi anni ha assunto un ruolo importante e di prestigio nell’ambito della categoria e quindi quando ho ricevuto la chiamata del direttore sportivo Sandro Veroli ho accettato volentieri di incontrare i dirigenti della società. Le loro parole, i loro progetti e le loro idee mi hanno subito conquistato e quindi è stato anche troppo facile dare la mia disponibilità”.
In carriera tanti successi campionati vinti a Castelfidardo e Offagna. Marincioni è sinonimo di ambizione. A cosa si può puntare prossima stagione?
“Nella mia ormai lunga carriera, visto che sono molto vicino a 30 anni di panchina quasi equamente divisi fra settore giovanile e prime squadre, ho avuto la fortuna di incontrare gruppi di giocatori magnifici che mi hanno permesso di ottenere dei meravigliosi successi. Devo tutto a loro, a questi grandissimi giocatori ma soprattutto grandissimi uomini in cui si miscelavano perfettamente capacità e ambizione, passione e ricerca continua di obbiettivi importanti per cui cercherò di portare anche a San Biagio voglia di vincere e una sana ambizione”.
Con quali aspettative inizi questa avventura in biancorosso?
“Ogni anno ad agosto quando si parte per una nuova stagione le squadre che puntano a far bene sono tantissime così come le squadre che mirano ai gradini più alti della classifica.Ritengo pertanto abbastanza futile tuffarsi in pronostici che, specialmente ora, sarebbero veramente vuoti e privi di significato. È chiaro che l’idea della società e la mia idea è quella di fare bene, molto bene, e come ogni anno le mie personali aspettative sono molto alte perché la voglia di arrivare in alto e di raggiungere obbiettivi importanti è la mia unica idea…..non ne conosco altre!”.
Quale sarà la strategia per il mercato estivo?
“La costruzione della squadra è una delle fasi più delicate e importanti della stagione, determinante per l’esito della stagione stessa per cui ritengo debba essere affrontata con tanta intelligenza e raziocinio. L’idea che ci siamo proposti è quella di sfruttare tutte le indicazioni che sono scaturite dalla stagione appena conclusasi per ripartire da un nucleo consolidato, di grande fiducia e professionalità, in cui inserire delle pedine di qualità che possano arricchire l’organico e renderlo ancora più competitivo”
Hai già pensato a come gestire e quando iniziare la preparazione?
“La preparazione è un’altra fase della stagione di massima importanza e va preparata e organizzata al meglio. Mia intenzione è quella di iniziare in prossimità del Ferragosto, ma tutto dipenderà dall’inizio del campionato. La società ha già nel suo staff un preparatore atletico, Luca Mosca, che io conosco personalmente e di cui conosco le capacità per cui ci avvaleremo del suo apporto anche quest’anno sia in questa fase che durante la stagione”.
Cosa ti senti di dire ai giocatori che sposeranno la causa del San Biagio?
“Ai nostri giocatori cercherò di trasmettere quelli che sono i valori in cui credo e mi riconosco: lealtà, correttezza, passione e professionalità. Chiederò loro tanti sacrifici e tanto impegno, ma tutto sempre avvolto da un necessario e sano divertimento. Cercherò di far capire loro che questa meravigliosa passione che ci accomuna deve essere vissuta con la massima intensità, che nulla va lasciato al caso, che ogni partita deve interpretata come una finale di Champions League, ma soprattutto che ogni vittoria sarà la vittoria della squadra e non dei singoli e che io sarò sempre al loro fianco…dimenticavo…e che voglio vincere sempre!!!”.
Come interpreti il calcio e quale modulo di gioco prediligi?
“Per me il calcio è la passione alla quale ho dedicato tutto me stesso e che pertanto va vissuta e interpretata come una delle cose più importanti della nostra vita. Fatta questa premessa è facile capire che per me il calcio è intensità, abnegazione e sacrificio, condivisione, disponibilità e partecipazione, ma anche e soprattutto tanto divertimento! Il mio modo di preparare le partite e quindi il modo in cui impostare le gare è sempre stato dettato dalle caratteristiche dei giocatori che ho avuto a disposizione cercando sempre di utilizzarli nel ruolo e nel modo in cui potevano fare e dare il loro meglio. Quindi, anche se non rappresenta un dogma irrinunciabile, il modulo che a mio parere da grande equilibrio e permette di coprire il campo con maggiore facilità, è il 4 – 3 – 3. Ma la duttilità e l’elasticità sono le doti che dovranno caratterizzarci per cui cambiare modulo anche in corso di gara dovrà essere una situazione di routine”.
Il campo sportivo di San Biagio più ristretto di altri può rappresentare un limite ai tuoi progetti tecnico tattici?
“Il San Biagio giocherà le sue partite casalinghe sul suo campo, come è naturale che sia e questo campo dovrà diventare un’arma in più da sfruttare, dovrà diventare un fortino inespugnabile, dovrà diventare in incubo per gli avversari e pertanto dovremo costruire squadra e relativo gioco sulle caratteristiche del terreno di gioco …..e volendo fare della storia passata un esempio per il futuro il campo di Offagna, ancora più ridotto nelle dimensioni, rappresentò un fattore positivo per i successi di quella che fu una squadra vincente per anni”.
Tre aggettivi per definirti come allenatoee e 3 per definirti come persona?
“Maurizio Marincioni allenatore può essere condensato in questi tre aggettivi: concreto, professionale, esigente. Il Maurizio Marincioni uomo si vede come una persona disponibile sempre e con chiunque, coerente ..o almeno ci prova, e razionale …..ma allo stesso tempo un uomo che crede nei sogni!”.
E allora … in bocca a lupo mister… !
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