Esordio col botto per Luciani: “Non segnavo da tanto, appena ho potuto c’ho provato”

OSIMO – E’ l’ultimo acquisto in casa San Biagio e miglior esordio non poteva farlo. Parte sotto una buona stella l’avventura in biancorosso di Maurizio Luciani, che alla sua prima uscita ufficiale col San Biagio risulta già decisivo grazie alla splendida rete del 3-3 che è valsa il pari nel derby con l’Osimana e permette di cullare ancora qualche speranza di passaggio del turno in Coppa Marche. Luciani è il tassello che mancava all’attacco di mister Marinelli: in realtà più che una punta, è un giocatore con ottima visione di gioco e buoni piedi, capace di svariare sul fronte offensivo ma in una posizione piuttosto centrale, da seconda punta, meglio trequartista ma anche mediano, ruolo che in passato ha già ricoperto. Alto 1,78 per 80 kg, 29 anni, Luciani, dopo una serie di infortuni tenterà di riscattarsi dall’amara ultima stagione all’Ankon Dorica contando sulla voglia di rivalsa e una esperienza collaudata. Eccolo che si presenta nell’intervista di benvenuto che può anche considerarsi come prima intervista della rubrica settimanale “Il migliore in campo”, una palma che si merita di diritto dopo l’eurogol da 30 metri fatto domenica al Diana appena entrato in campo.

Maurizio intanto presentati a chi non ti conosce. Dove vivi, studi fatti, lavoro, passioni, squadra del cuore e calciatore preferito…
“Vivo a Camerano, mi sono diplomato in ragioneria e ora lavoro in un autolavaggio. Sono single, il mio hobby è la pesca e tifo Sampdoria. Il mio calciatore preferito è Simeone, fra quelli in attività dico Totti”.

In che ruolo giochi, in quale sai adattarti e quello dove ti piace di più giocare?
“Il ruolo naturale è quello di trequartista, però mi adatto in tutti i ruoli di centrocampo e attacco, mi piace anche giocare come mediano davanti alla difesa”.

Le tue caratteristiche tecniche? 
“Le caratteristiche migliori credo che siano la posizione, il piede destro e la tecnica”.

Tre aggettivi per definirti come ragazzo?
“Tranquillo, solare e determinato”.

Raccontaci il tuo curriculum calcistico. Dove sei cresciuto e con chi hai giocato negli ultimi anni?
“Sono cresciuto nel Camerano Calcio e al Sirolo, il debutto in prima squadra col Camerano dove sono rimasto molti anni. Ho avuto anche diversi infortuni e questo mi ha portato a scendere di categoria e andare alla Vigor Camerano, poi Real Cameranese e infine Ankon Dorica”.

Come è andata la scorsa stagione?
“La scorsa stagione avevo smesso, poi ho ricominciato a gennaio con l’Ankon Dorica ma con scarsi risultati”.

Come è nata la possibilità di venire al San Biagio?
“Sono stato contattato due giorni prima dell’inizio della preparazione dal ds Sandro Veroli e ho accettato subito”.

Hai fatto una decina di giorni di prova poi la fumata bianca: le prime impressioni su questo ambiente?
“Un ambiente sano e senza molte pressioni, come dovrebbe essere una società dilettantistica”.

Il tuo esordio ufficiale domenica al Diana: sei entrato nella ripresa e hai segnato nel finale un grande gol dalla distanza che è valso il pareggio. Raccontacelo…
“Era tanto che non segnavo e appena sono entrato ho cercato subito la palla giusta per provarci, diciamo che è andata bene”.

Come è stato il derby? Un San Biagio privo di tanti elementi in difesa e a centrocampo ha ottenuto il massimo con l'Osimana secondo te?
“No, poteva andare meglio, anche perché i gol che abbiamo preso erano tutti evitabili”.

Ora amichevole sabato con l'Osimo Stazione, poi il via al campionato: quali sono i tuoi obiettivi personali per questa stagione e dove può arrivare il San Biagio secondo te, viste anche le avversarie che avrà di fronte?
“Il San Biagio può far bene, ma non so quanto, anche perché non conosco il reale valore delle altre squadre. L’obiettivo personale è quello di ritrovare la condizione di qualche anno fa, poi le prestazioni verranno da sole”.

Hai un messaggio o un consiglio da lasciare a qualcuno?
“Ringrazio il San Biagio per avermi dato la possibilità di rimettermi in discussione dopo tanti infortuni”.