Finisce male il 2021, ora resettare e ripartire
OSIMO – Con due allenamenti appena e una lista infinita di infortunati, non poteva forse che finire così. Con l’ennesima sconfitta fuori casa del San Biagio. Il Galletto nel recupero ieri sera della 12esima giornata rinviata per pioggia a metà dicembre viene sconfitto 3-1 dal Casette Verdini, quinta forza del campionato e così chiude il 2021 da ultimo in classifica, a meno 5 dalla zona salvezza. La svolta col cambio di allenatore non c’è stata ma non poteva che essere così. Sarebbe servito un miracolo ieri sera, perché mister Marinelli ha diretto appena due allenamenti con la squadra, lunedì e alla vigilia del match, ma soprattutto ha dovuto fronteggiare l’emergenza infortuni più grave che si ricordi negli ultimi anni. Fuori per squalifica Manoni, out i lungodegenti Cesari, Piccini e Borbotti, ai quali si erano aggiunti dopo il match col Tolentino anche Mihaylov e Gallina, oltre al portiere Pesce fermato dal lavoro e a Capocasa e Bellucci seduti ieri in panchina ma appiedati da una fastidiosa tendinite e dunque non arruolabili. Insomma, nove potenziali titolari fuori. In compenso è rientrato, debuttando in gare ufficiali, il difensore centrale ex Osimana Leonardo Baro, mentre nella ripresa è subentrato l’esterno Francesco Scarpa, napoletano, tesserato in settimana e proveniente dalla Pompeiana (Prima categoria campana), trasferitosi ad Ancona per lavoro. Positivo nel 3-1 di ieri il debutto nel finale dell’attaccante juniores Edoardo Bontempi. Altra novità è il modulo scelto dal nuovo allenatore: si passa dal 4-3-3 al 4-4-2, anche perché davanti gli unici attaccanti disponibili sono Marziani e Mobili. Ma senza un regista e visti i tanti assenti, il San Biagio ha fatto tanta fatica, sia a rendersi pericoloso sia a contenere gli attaccanti di casa.
Il Galletto ha dimostrato ancora una volta tutta la sua fragilità, difensiva e mentale. Difensiva perché i gol sono stati l’esempio lampante di come i marcatori si siano fatti sfuggire l’uomo, nelle prime due circostanze addirittura a gioco fermo, su calci d’angolo. Fragilità mentale perché dopo aver subito l’1-0 al 20’ del primo tempo, i biancorossi sono crollati, hanno perso ogni forma di resistenza e fiducia, subendo in 3 minuti il raddoppio e nel finale di primo tempo anche il terzo gol che in pratica ha chiuso la gara. Nella ripresa i sambiagesi sono rientrati con un piglio diverso, più aggressivi e sono riusciti in 5 minuti a segnare il gol della speranza su una verticalizzazione sulla quale Marziani, preso il tempo all’avversario, ha superato il portiere con un bel pallonetto da fuori area. Qui ci si aspettava un cambio di inerzia del match, col San Biagio ancora più convinto e in fiducia, invece il Casette ha dimostrato perché è in zona playoff. E’ tornato, come in alcuni tratti del primo tempo e forse anche di più, a tenere palla, a pressare alto, a lanciare le tre bocche da fuoco in attacco che hanno sfiorato almeno tre volte il poker. Il San Biagio ha fatto tanta difficoltà non solo ad impostare, ma anche a smorzare il gioco avversario, perdendo i contrasti (tutti fischiati dall’arbitro a senso unico) e tutte le seconde palle. Troppo divario tra il Casette Verdini e il San Biagio di ieri sera. Così non ci sono state chance per riaprirla ed è finita inesorabilmente con il quinto ko esterno consecutivo.
Ora bisogna resettare, approfittare delle due settimane di pausa natalizia per ricaricare le energie psicofisiche e lavorare sodo, lavorare sul gruppo e sulla fase difensiva che appare al momento, numeri alla mano, l’urgenza principale. E poi il recupero degli infortunati e degli eventuali rinforzi di mercato. Tutti aspetti che saranno decisivi nelle prossime 17 partite. Il 2021, compromesso già dalla pandemia, finisce insomma male, ma non tutto è perduto, bisogna ancora crederci.
Il San Biagio sceso in campo ieri sera: Ortenzi, Paci (80’ Bontempi), Baro, Silvestrini, Paccamicci (30’ Rinaldi), Cerusico (65 ’Scarpa), Marchetti, Mandolini, Spegni (70’ Socci), Mobili, Marziani. All. Marinelli