Futsal al quinto ko, Lorenzini: “Vergognosi, serve scatto d’orgoglio”

OSIMO – Che più brutto non si può. Il San Biagio calcio a 5 sta vivendo la crisi di risultati più delicata dalla sua nascita, 4 anni fa. Mai avevano messo insieme cinque sconfitte consecutive. Un ruolino che ci può anche stare se si è neopromossi in una serie nuova e complessa come la C2, peraltro in un girone come il B con grandi squadre e tasso agonistico ma anche tecnico che appare ad occhio e croce più alto ad esempio del girone A. Non comporta peraltro nessun dramma questa striscia negativa perché la classifica, grazie ad un girone di andata al di sopra delle aspettative, è ancora rassicurante, con 9 punti di vantaggio sui playoff e una gara in meno di alcune dirette concorrenti. Tuttavia l’approccio al match e l’atteggiamento in campo della squadra sabato scorso a Castelraimondo destano preoccupazione e richiede una riflessione profonda da parte di tutti. In casa di un Castelraimondo ultimo ma in forma, che veniva da 3 vittorie nelle ultime 4, non si poteva sottovalutare l’impegno. Oltretutto era la ghiotta occasione per mettere in ghiaccio il discorso salvezza staccando una diretta concorrente. Invece la squadra ha dimostrato di non avere stimoli, quasi di aver staccato la spina dopo il successo sul Serralta che aveva messo molto margine dai playout. Margine ora ridotto e che va gestito con intelligenza.

Va detto che il Castelraimondo non era la stessa squadra che all’andata perse 19-2 al PalaSturiale, si è rinforzata a gennaio, ma nella sua vittoria lo scorso weekend per 5-2 c’è molto, se non tutto, del San Biagio. D’altronde se si prende gol dopo 10 secondi dall’avvio, e dopo 5 minuti si è già sotto 3-0, significa che non si è entrati in campo per niente, mentre l’avversario è semplicemente concentrato e presente. Nulla di più. Primo tempo finito sul 4-0 per i locali. Nella ripresa una sterile reazione con i gol di Pasquini e Coacci ma il Castelraimondo ha allungato di nuovo sul 5-2 e la gara qui si è chiusa. Momento delicato, match da dimenticare come lo è stato quello interno col Recanati, ma quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare. Serve un ultimo sforzo, ma soprattutto un reazione d’orgoglio per rispetto ad un progetto sul quale il San Biagio ha creduto e crede molto.

Il commento di coach Lorenzini: “Siamo stati semplicemente vergognosi. Se prendi gol dopo 7 secondi non c’entrano niente le assenze, i tanti giocatori fuori condizione, il fatto che, se siamo pochi, non riusciamo ad allenarci bene in settimana e ad avere sufficienti turnazioni in gara. Se dopo 5 minuti hai già preso 3 gol regalandoli, c’è un problema di testa di cui io sono responsabile, ma se finora mi sono assunto tutte le colpe ora è il momento che questi ragazzi, che tratto da sempre come fossero miei figli, si assumano le responsabilità delle proprie azioni, delle prestazioni insufficienti che stiamo vedendo. Temevo che pensando alla salvezza raggiunta si allentasse la tensione, ho provato a dire al gruppo di alzare l’asticella dopo il ko di Treia, perché ci sono le potenzialità, ma non sono riusciti a fare questo scatto di mentalità. Ora però bisogna resettare tutto. Dimostrare compattezza. Il gruppo c’è. Io ci credo in questa squadra. La società ci ha fatto sentire la stessa cosa. Sono certo che venerdì in casa col Castelfidardo, al di là del risultato, questi ragazzi dimostreranno quanto valgono, giocheranno con vigore e con uno scatto d’orgoglio faranno vedere in campo chi è il San Biagio”.

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