Futsal, Lorenzini: «Gruppo tutto confermato, arriveranno tre rinforzi»
OSIMO – Coach Gabriele Lorenzini ha guidato il San Biagio calcio a 5 alla storica doppietta Coppa e Campionato, conquistando quindi una storia promozione in C2 dopo appena tre anni dalla nascita del progetto Futsal. La sua firma è stata fortissima su un gruppo di ragazzi che, tre anni fa, uscivano da una Under 21, alcuni provenienti dal calcio a 11 e che poi sono cresciuti tantissimo e con i rinforzi dell’estate scorsa è arrivato un ulteriore salto di livello.
Mister, partiamo dall’inizio, se torni con la testa ad agosto, ti aspettavi che la squadra sarebbe stata pronta ad un traguardo simile?
«Pensavo che potessimo essere tra le prime 3-4 squadre del campionato, ma ad agosto non pensavo onestamente che avremmo fatto un percorso così trionfale, non perché non avessi fiducia nel nostro gruppo ma per il valore delle avversarie, non eravamo di certo la favorita in partenza».
Quando hai capito che il San Biagio avrebbe davvero potuto puntare alla vittoria del campionato?
«Quando dopo la vittoria della Coppa a gennaio abbiamo sbancato il campo dell’Ankon Nova Marmi al rientro in campionato dopo la sosta natalizia. E’ stata una dimostrazione di forza totale, è stato il momento decisivo, che ci ha dato la consapevolezza di poter arrivare fino in fondo e poter vincere. Loro volevano dimostrare che l’eliminazione per mano nostra dalla Coppa a dicembre era solo un incidente di percorso invece nel secondo tempo li abbiamo messi davvero in difficoltà dimostrando il nostro vero valore in campo. Vincendo a Montesicuro abbiamo fatto perdere tante certezze all’Ankon, tant’è vero che la settimana dopo perse in casa pure con la Dorica scivolando a -6».
La partita più bella della stagione?
«Il ritorno dei quarti di Coppa Marche proprio con l’Ankon, loro avevano due giocatori squalificati in campo ma noi non ci siamo fatti distrarre, anzi, abbiamo messo la testa giusta, una prestazione eccezionale, con un finale di 8-0 pesantissimo contro quella che era la prima in classifica insieme a noi, è stata una gara con la cattiveria giusta e grande attenzione, come piace a me».
Invece la partita più brutta?
«Difficile trovarla in una stagione nella quale abbiamo quasi sempre vinto, mi viene in mente solo l’unico ko a Casenuove, alla seconda di campionato, ma non per il risultato quanto per il brutto infortunio a Matteo Bravi che non ha potuto più giocare, era un elemento molto importante, anche dentro lo spogliatoio».
Il segreto della doppia vittoria?
«Il campionato e la Coppa sono due competizioni diverse, una fatta di tappe e continuità l’altra di gare secche, ma le abbiamo affrontate con la stessa testa, con grande agonismo. La forza del gruppo è stata decisiva, specie in Coppa dove alle Finals abbiamo affrontato grandi squadre che non conoscevamo ma abbiamo interpretate le due gare imponendo sempre il nostro gioco».
L’avversario che più ti è piaciuto per gioco?
«Tante mi hanno dato ottima impressione, quella che ha fatto molto bene, con un gran girone di ritorno è stata la Gls Dorica, molto ben organizzata specie a livello difensivo, anche altre han fatto vedere buon gioco ma quella che mi ha stupito di più è la Dorica».
La Coppa rischiava di portare via energie invece forse ha dato la consapevolezza giusta a tutto l’ambiente?
«Chi mi conosce sa che la Coppa è una competizione alla quale non ho mai dato molta importanza, ma poi arrivati agli ottavi abbiamo iniziato davvero a pensare di vincerla. Riuscirci alle Final Four con tantissimi tifosi del San Biagio a Jesi, ci ha dato una grande carica, la spinta necessaria per vincere anche il campionato. E’ stata una di quelle cose che mi porterò con me per sempre, abbiamo provato grandissime sensazioni dentro, anche perché non capita spesso di fare un cammino del genere».
Resterai anche il prossimo campionato, è stata una normale prosecuzione, ma che serie C2 ti aspetti?
«Era giusto rimanere a San Biagio perché intanto vorrei dimostrare anche io di meritare la C2 e di poterci restare, poi perché c’è un gran bel gruppo col quale lavorare, per me è una esperienza alla quale non potevo rinunciare. Presto per dire che campionato sarà, non conosciamo ancora il girone, ci saranno novità, i gironi passano da 12 a 14».
E il San Biagio come l’affronterà? Cambierà volto o il gruppo attuale è ritenuto all’altezza del salto di categoria?
«Vedo che tante società sono in difficoltà a trovare giocatori, l’obiettivo di tutti è mantenere la rosa attuale senza cambiare gli equilibri. Questa è stata anche la nostra priorità. Resteranno tutti i ragazzi della passata stagione, anche Alessandro Luchetti che era in prestito dall’Osimo Five che ci ha dato l’ok. Bello vedere che anche i ragazzi che hanno giocato meno in D abbiano voluto rimanere in C2 per far parte ancora di questo gruppo».
In quali reparti semmai va rinforzato?
«Avremo bisogno di alcuni giocatori di esperienza che conoscono già la categoria, nel nostro attuale gruppo quasi nessuno ha fatto la C2 quindi non dovremo farci trovare impreparati. Arriveranno un portiere e un pivot, forse anche un laterale, perché va anche allungata un po’ la rosa, l’anno scorso in alcune gare eravamo contati».
Obiettivi per la prossima stagione?
«Da neopromossi dobbiamo puntare alla salvezza, è il primo anno per il San Biagio in C2, sarebbe presuntuoso dire cose diverse, deve essere un anno di esperienza, dove non bisogna soffrire e dare la mentalità giusta a questi ragazzi, che sono cresciuti tanto ma che sono ancora giovani e con potenzialità ulteriori. Cercheremo di salvarci prima possibile mettendo in campo la nostra forza, ritmo, intensità, sperando di dare altre soddisfazioni alla società come fatto in questi primi 3 campionati»