Futsal, San Biagio beffato nel finale. Lorenzini: “In trasferta serve piu’ fame, troppi errori”
OSIMO – Che emozioni a San Severino. Con l’ultima, quella dell’amarezza, che però ha la meglio. Il San Biagio calcio a 5 perde la sua prima trasferta in serie C2 in casa del Serralta, in un palas d’altra categoria, contro una squadra che sulla carta dovrebbe essere una diretta concorrente alla salvezza e contro la quale si è giocato alla pari, sfiorando il colpaccio. Ha pesato sicuramente l’assenza davanti di Gravina e quella nel finale di Cannuccia infortunato, con i locali che hanno approfittato del contraccolpo sambiagese affondando proprio in extremis il colpo del 5-4 decisivo.
Il San Biagio si ritrova a giocare in un terreno dalle dimensioni molto più grandi del PalaSturiale e deve prendere quindi le misure. Stenta un po’ ma riesce a contenere i locali, vogliosi di rifarci dopo il ko della prima giornata con l’Aurora Treia. A sbloccarla è Luchetti a metà primo tempo ma poi un errore grave in disimpegno e un autogol fortuito che taglia fuori Cesaretti ribalta il risultato. Al rientro dall’intervallo c’è la reazione dei galletti che la pareggiano subito con Cannuccia. E’ un ribaltamento continui. Il Serralta si riporta avanti ma con Dubbini e Cezar il San Biagio torna in vantaggio sul 3-4 a neanche 10 minuti dalla fine. I locali non demordono, i biancorossi sembrano perdere smalto e lucidità specie in chiave difensiva, così arriva il 4-4 e nel recupero, con un Cannuccia out e un Contento improvvisato pivot, ecco la beffa del 5-4 locale che punisce oltremodo il Galletto.
Il commento di coach Gabriele Lorenzini: «Siamo partiti bene con buono spirito, il campo di San Severino è l’opposto da come siamo abituati ed era già un handicap questo, perché è quasi il doppio del nostro, ma non ho avuto la sensazione di essere così in difficoltà. Siamo andati avanti e stavamo amministrando bene, senza creare tanto ma nemmeno subendo occasioni dagli avversari, poi però purtroppo siamo incappati in alcuni errori individuali come ci sta capitando spesso, e al primo errore che si fa in questa categoria ti condannano, in D ce lo potevamo permettere, qui invece bisogna che capiamo tutti che ti castigano ad ogni errore, ma siamo solo alla seconda giornata e c’è tempo per lavorare su questi errori singoli. Siamo andati quindi all’intervallo sotto ma abbiamo reagito nella ripresa tornando in vantaggio. Poi altri errori individuali, forse dovuti anche alla stanchezza, ci hanno raggiunto e nel finale ci hanno punito, forse per presunzione di vincere la partita, ma questo è lo spirito che mi piace, provare a vincere ovunque e non accontentarsi, ma voglio vedere in trasferta più fame, siamo troppo titubanti rispetto alle gare interne. Dobbiamo scendere nella mentalità che siamo una squadra che si deve salvare e che quindi deve andare a strappare i palloni dai piedi avversari, cosa che in casa c’è sempre. Prossima gara contro il Treia che la prima giornata ha battuto proprio il Serralta. Dobbiamo costruire in casa il percorso salvezza e quindi testa bassa e pedalare tutta la settimana per riprendere la marcia venerdì prossimo».