Galletto graziato a Marotta, terzo pareggio di fila
OSIMO – Un San Biagio apparso col fiato corto conferma le difficoltà in fase realizzativa dell’ultimo mese e mezzo ma riesce, anche grazie alla Dea Bendata, a strappare un altro pareggio. E’ il terzo di fila per i biancorossi, che dunque rallentano la ricorsa alla vicecapolista Osimo Stazione, scappata a +6, ma che consente in un periodo di appannamento e tanti infortuni di allungare comunque la striscia positiva a 14 risultati, un record assoluto. La miglior difesa del campionato (il San Biagio ha subito 13 gol come l’Anconitana) si conferma tale anche a Marotta, ma solo per un palo provvidenziale. Come con l’Arcevia infatti, il Galletto esce graziato visto che, nel secondo tempo, gli avversari sbagliano un calcio di rigore: questa volta anziché Zenga ci pensa il palo a salvare il San Biagio. Poteva andare peggio dunque, e sarà il caso di accontentarsi, ma c’è una carenza cronica di cinismo lì davanti che inizia a farsi pesare in classifica. Dopo la sosta il San Biagio ha realizzato 5 reti subendone appena 2, il saldo è ampiamente positivo, ma insufficiente per mantenere il ritmo delle battistrada. La graduatoria sorride, è bene sottolinearlo, e la stagione è assolutamente positiva, ma rischia di non bastare per agguantare il traguardo storico dei playoff di Prima categoria. L’Osimo Stazione, contro cui si giocherà il derby fuori casa proprio sabato prossimo, rischia infatti di ritrovarsi già a +9, mettendo a rischio non solo le semifinali playoff, ma la stessa finale se concludesse a +10 dalla terza in classifica.
Al di là di questi discorsi, prematuri visto che mancano 14 gare alla fine, il San Biagio col Marotta ha confermato di non essere al top sabato scorso. Mister Caccia, privo ancora di Persiani, Vincioni, Cingolani e Strologo, manda in campo lo stesso undici della settimana precedente. E come col Monserra il Galletto stenta a far male. Difende bene, a tratti prova a triangolare palla a terra andando sul fondo sugli esterni con Belloni e Bevilacqua, ma di grandi chance se ne contano poche. La più ghiotta di tutte arriva al 20’: schema su calcio d’angolo, Lombardi va al tiro dal limite chiamando il portiere alla ribattuta, Mandolini da due passi prova il tap-in vincente ma calcia addosso ad un difensore in scivolata che salva sulla linea di porta. Dall’altra parte il Marotta nella fase finale del primo tempo assume il controllo delle operazioni e prova un paio di conclusioni da fuori non troppo pericolose, poi su mischia Zenga è chiamato ad un doppio intervento per salvare i suoi.
Nella ripresa il San Biagio parte bene e recrimina un rigore su Busilacchi: il bomber in sforbiciata va alla conclusione da centro area, riesce a calciare ma il marcatore lo colpisce in maniera evidente, l’arbitro lascia proseguire tra le proteste biancorosse. Poco dopo ancora Lombardi dalla distanza, su calcio di punizione dai 25 metri, chiama agli straordinari il portiere di casa. Ma in generale nell’ultima mezzora è un monologo marottese. I rossoblù gestiscono la palla e mandano in affanno la difesa, come al 75’, quando l’arbitro concede un rigore dubbio per un fallo di mano di Durazzi su un cross ravvicinato dalla destra. Il palo però ribatte la conclusione dagli 11 metri e il San Biagio si salva. Nel finale entrano Rossini e Mobili ma è troppo tardi per provare l’exploit. Il Marotta opera il forcing conclusivo ma la difesa biancorossa, pur soffrendo e chiamando in causa Zenga con un paio di uscire da brivido, riesce a reggere l’urto e a portare a casa un pareggio prezioso, considerando pure che l’avversario veniva da 4 successi interni consecutivi. Il record di risultati insomma c’è ancora, il San Biagio non molla, ma la sensazione è che per andare ai playoff servirà qualcosa di più. A partire dal derby, che sembra già un crocevia fondamentale, di sabato prossimo a Osimo Stazione.
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