Giovanili, il responsabile tecnico sara’ Marinelli
OSIMO – Il San Biagio ha deciso di affidare l’incarico di coordinatore e direttore tecnico del costituendo settore giovanile a Michele Marinelli, 49 anni, figura nota e stimata nel mondo calcistico locale. In particolare Marinelli è stato allenatore del San Biagio per due stagioni, quella 2014/15 culminata con la vittoria del campionato di Seconda categoria contro i cugini rivali dell’Osimo Stazione e dunque con immediato ritorno in Prima dopo appena un anno, e quella 2015/16 terminata con uno splendido quinto posto in Prima categoria, la migliore posizione finora raggiunta dal Galletto nella sua storia, con playoff mancati solo per il distacco di punti dalle battistrada. Dopo San Biagio, mister Marinelli ha allenato i Giovanissimi regionali della Giovane Ancona e poi il Pietralacroce in Seconda, sfiorando la promozione con la squadra che si fermò sul più bello, alla finale playoff. Esperto di settore giovanile, già collaboratore in passato alla Conero Dribbling, mister Marinelli si ripresenta in biancorosso con una veste tutta nuova ma fondamentale in questo progetto di rinascita di una Accademy sambiagese. Ed è anche il suo primo incarico dopo la terribile malattia vissuta e poi superata con grande determinazione l’anno scorso:
Michele, che cosa hai provato quando sei stato ricontattato dal direttore generale Sandro Veroli per tornare a San Biagio e che cosa ti ha convinto ad accettare la sua proposta?
“È stata una piacevole sorpresa soprattutto per il tipo di incarico proposto. Inoltre San Biagio è sinonimo di serietà e competenza in un ambito sereno e familiare. Poi ho avuto il piacere di conoscere il Presidente Cecati, che oltre all’interesse verso la mia persona mi ha fatto capire che sposa in pieno la mia idea di calcio giovanile”.
A proposito, hai lavorato con successo come allenatore di prime squadre, basti pensare ai risultati ottenuti in biancorosso o ad esempio al Collemarino, portato ad un passo dalla Promozione partendo dalla Seconda. Tuttavia hai grande esperienza anche nei settori giovanili, raccontati un po’ in questa veste…
“Da allenatore ho avuto tante soddisfazioni a livello di risultati ma le soddisfazioni più grandi sono a livello umano, perché un allenatore non può non entrare nella testa e nel cuore dei propri giocatori e questa cosa vale per tutte le età. Ho avuto la fortuna di allenare bambini, ragazzi e uomini, dando a tutti passione e voglia di vivere questo sport con il massimo dell’entusiasmo. Porterò l’esperienza sviluppata in questi anni sotto tutte le vesti, da direttore tecnico, da allenatore e da genitore, visto che i miei figli praticano con soddisfazione questo sport”.
Quali saranno le linee guida di questo nuovo progetto che punta a riaprire dopo circa un ventennio un settore giovanile targato Asd San Biagio?
“Il calcio è semplice anche se molti lo stanno rendendo difficile da capire. Il San Biagio deve diventare insieme alla famiglia, alla scuola e alla parrocchia un contesto nel quale il bambino diventa uomo. Oltre all’aspetto fondamentale del divertimento, nel fare questo sport dev’essere compreso il rispetto delle regole, il rispetto dei compagni e la voglia di fare sacrifici, cose che poi, quando si è grandi, in qualsiasi categoria si giochi o in qualsiasi ambito anche extra sportivo, porteranno al raggiungimento di un risultato soddisfacente per la persona. Inoltre fare sport in maniera divertente ma seria crea uno stile di vita sano, che credo sia il desiderio di ogni genitore per il proprio figlio. La mia storia recente di malattia grave, conferma proprio che mi sono salvato anche grazie ad un fisico forte che ha retto cure importanti e invasive”.
Quali strutture ed istruttori faranno parte di questo progetto?
“San Biagio ha un campo sintetico da calciotto adatto per la scuola calcio, un campo d’erba naturale e la possibilità di usufruire anche della palestra comunale, quindi siamo sereni e sicuri di poter offrire strutture adeguate alla crescita della società sportiva e dei suoi tesserati. A livello tecnico punteremo su allenatori che mettano passione e voglia di insegnare questo sport ai ragazzi, senza mai porre davanti il proprio ego personale. Non ho mai accettato chi allena per poter dire “ho vinto” con un gruppo di bambini. Con i bambini vinci sempre !!!”.
Che cosa ti senti di dire, in qualità di direttore tecnico e coordinatore del futuro settore giovanile, alle famiglie interessate?
“Devono sapere che a San Biagio rinasce un settore giovanile che lavorerà per il bene dei propri ragazzi sia a livello umano che tecnico, devono fidarsi dei dirigenti che sono persone serie, del presidente Gianni Cecati, sambiagese doc, che ama questa società e questi colori e che lavora per la loro crescita. Quando c’è serietà e passione, unite alla competenza e all’esperienza, non puoi non fare bene”.