Il capitano-bomber, mvp di diritto, racconta i suoi gol: da quello segnato a De Santis fino al 300esimo di Moie
OSIMO – “Re” Pizzichini, come cita la maglia appositamente realizzata, trascina il San Biagio ad un pareggio pesantissimo in casa della capolista e si regala un record straordinario: 300 gol in carriera tra Seconda categoria, Prima categoria e Promozione. Chapeau al capitano, orgoglio di questa squadra. Non servono dunque nominations per scegliere il migliore in campo questa settimana. L’intervista all’mvp spetta di diritto a lui per un evento unico che va giustamente celebrato e festeggiato, ripercorrendo la lunga storia dei 300 gol del “Pizzigo”.
Roberto sei stato scelto a tavolino questa volta come migliore in campo visto il tuo grandioso traguardo conquistato segnando al Moie Vallesina. Ma ripensando alla partita chi dei compagni di squadra ti è piaciuto di più?
“Domenica è stata la partita del gruppo perché tutti ci siamo sacrificati fino allo sfinimento. Bravissimo il reparto difensivo, perché hanno tenuto contro il potenziale del loro fortissimo attacco”.
Analizziamo la partita di Moie: bell'inizio, sofferenza nella fase centrale e poi un discreto finale con un punto prezioso e forse inaspettato?
“Punto preziosissimo più per il morale che per altro, perché uscire sconfitti da questa partita non ci stava proprio. Abbiamo preparato bene la partita in settimana e siamo partiti benissimo rendendoci più volte pericolosi poi loro piano piano sono riusciti a venir fuori e hanno trovato il gol su un episodio. Non ci siamo demoralizzati e ci abbiamo provato. Il pareggio secondo me è il risultato più giusto”.
Raccontaci gli episodi dei due calci di rigore…
“Il loro rigore è scaturito da uno slalom di Mastri fino a che non si è trovato davanti Santarelli e a quel punto non ha fatto niente per evitarlo e gli è rovinato addosso. Il nostro è venuto per una reiterata trattenuta su Rossi in area di rigore”.
Veniamo al gol: all'80' vai sul dischetto per cercare non solo un pareggio pesante in casa della capolista ma anche il tuo 300esimo gol in carriera. Cosa hai pensato in quegli istanti prima di calciare?
“Quello che penso ogni volta: speriamo che va dentro”.
Un cecchino sui calci di rigore: come fai ad essere così freddo in quelle circostanze? Dote naturale o hai un segreto?
“Nessun segreto, solo che mi è sempre piaciuto calciare i rigori sin da piccolino”.
Non li batti tutti nello stesso modo, domenica ad esempio hai tirato forte e più alto del solito: decidi all'ultimo o in base a che cosa?
“Non decido mai prima. Ogni volta arrivato sul dischetto vedo il da farsi. A volte è solo questione di centimetri e fortuna”.
Cosa ti è passato nella testa dopo quel gol al Moie Vallesina?
“Che è passato tanto tempo da quel primo gol, quando ho incominciato. A parte gli scherzi ero contentissimo. Ci tenevo in particolar modo a questo record e avrei voluto che il gol fosse decisivo. È andata come volevo”.
E la maglietta su "Re" Pizzichini?
“Una sorpresa molto molto piacevole. Ringrazio Gigi e tutti i compagni di squadra per questo. Tutti sono venuti ad abbracciarmi e questo mi ha fatto emozionare”.
Ti ricordi il primo gol che hai fatto in carriera?
“Campionato 1993-94 Prima categoria. Il primo gol è stato molto fortunoso. Stavo in barriera per coprire la visuale del portiere e deviai il tiro spiazzando il portiere.
Il gol più bello di questi 300?
“Se dovrei sceglierne uno dico Varano-Marina campionato di Seconda categoria 1997-98, terz'ultima giornata: loro primi noi secondi a 1 punto. La partita finisce 3-1 feci una tripletta. Il secondo non lo dimenticherò mai…. rinvio con i piedi del portiere dal limite dell'area, la palla viene verso di me, la stoppo di petto e da centrocampo di sinistro al volo senza farla rimbalzare a terra la calcio in porta. La palla si infila sotto l'incrocio”.
Il gol più pesante?
“Direi sempre lo stesso. Quel gol volle dire sorpasso e campionato. Era un traguardo storico per la società. Oppure ad Offagna quando vincemmo la Prima categoria. Nell'ultima giornata ci serviva un punto per la matematica. La partita fini 2-2 con la Falconarese e feci il secondo gol di testa su calcio d'angolo”.
Il gol più brutto o fortunoso?
“Campionato di Promozione, Sirolo-Offagna. Prima di fare gol ho ciccato due volte il pallone e la terza l'ho colpito di stinco facendo passare la palla sotto le gambe del difensore e del portiere”.
Il tuo record di gol in una stagione quando e con che squadra?
“33 gol. Con il Varano 1997-98”.
Il gol al quale sei più affezionato?
“Anche se fuori conteggio perché realizzato nelle giovanili è un gol che ricordo con molto piacere perché fu bellissimo e segnato a Morgan De Santis. Ancona – Pescara Allievi nazionali, vincemmo 1-0 con un mio gol su una punizione da oltre 30 metri”.
Il gol segnato contro la squadra più blasonata o nello stadio più importante dove hai giocato?
“Al Benelli contro la Vis Pesaro”.
Il tuo prossimo obiettivo?
“Quello di tutti gli anni e quello di ogni partita: Vincere”.
Hai già deciso cosa vorrai fare la prossima stagione, se continuare nonostante i 40 anni o appendere le scarpette al chiodo?
“Sinceramente la voglia è ancora tanta”.
C'è qualcuno che vuoi ringraziare per questo traguardo che hai raggiunto?
“In particolar modo il San Biagio e mister Marinelli che nonostante una carta d'identità un pò datata mi hanno ritenuto ancora valido. Tutti i compagni di squadra che mi fanno sempre sentire importante. E poi tutti i compagni, gli allenatori e le società trovati in questi anni”.
Una curiosità: hai tenuto tu il conto di questi 300 gol? Ci saranno mica pure degli autogol che ti sei assegnato? A parte gli scherzi: in quante stagioni o partite li hai fatti?
“Ho incominciato a contare da quando ho messo piede in una prima squadra. A Posatora, stagione 1993-94, quindi 22 stagioni. il conto l'ho tenuto io. In queste categorie purtroppo non c'è Sky che tiene i conteggi.
Veniamo al San Biagio: dopo il pari di Moie e il quinto posto conservato con il Le Torri arriva sabato prossimo il Monsano per uno scontro diretto in chiave playoff. Bisogna vincere per non perdere altro terreno dalla seconda in classifica ora a +13. Che partita ti aspetti e come va preparata?
“Sarà una battaglia. Quella del Monsano è una squadra molto agguerrita che fa della corsa il suo forte. Noi dobbiamo farci trovare pronti e affrontarli come abbiamo affrontato queste due ultime partite. Consapevoli della nostra forza. Abbiamo intrapreso la strada giusta e non ci vogliamo fermare”.
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