Il Galletto riparte dopo 34 test sierologici e 2 tamponi
OSIMO – Dopo diciotto giorni di stop, il San Biagio riprende la preparazione pre-campionato al campo sportivo Comunale agli ordini di mister Daniele Degano. La società, d’accordo con lo staff tecnico, decise di interromperla il 22 agosto dopo che emerse il caso positivo al coronavirus nell’Osimana, con quarantena di tutta la squadra, anche per chi è poi risultato negativo al tampone. Per precauzione quindi, il San Biagio ha deciso di sottoporre tutti i giocatori della prima squadra biancorossa, e non solo quelli di rientro dalle vacanze, al test sierologico svolto con personale della clinica Bios direttamente con prelievo del sangue al campo sportivo tra il 29 e 31 agosto. Tra i 34 test sierologici, compresi quelli allo staff tecnico e ai dirigenti più a contatto con la squadra (come segretario, ds, dg, custodi e presidente) sono emersi due casi positivi, che il medico sociale ha dovuto segnalare alla Asur. Essendo entrambi asintomatici hanno poi dovuto svolgere il tampone orofaringeo privatamente e a pagamento, con risultato comunicato lunedì scorso di negatività al Covid-19. Finalmente quindi, da ieri la prima squadra è tornata a radunarsi al Comunale a distanza di due settimane.
“Con questo non possiamo stare certi di essere immuni ma -ha commentato il presidente Gianni Cecati- siamo voluti partire con più tutela e serenità, specialmente dopo quello che è successo con il caso positivo all’Osimana, dove giocano calciatori che frequentano nostri tesserati. I rischi di quarantene forzate anche per gli eventuali negativi non sono accettabili nel mondo del dilettantismo e per questo abbiamo investito soldi per tutelare i nostri tesserati. Ora attendiamo novità dalla Figc sulle modifiche al protocollo anti-Covid e sulla partenza dei campionati, ma intanto abbiamo ripreso gli allenamenti con tutte le precauzioni del caso. Per noi società dilettantistiche è uno sforzo economico non indifferente ma ci siamo sentiti per serietà e trasparenza di investire nei test sierologici che poi, per fortuna, hanno dato esito negativo al tampone orofaringeo”.
Vuoi commentare questo articolo?