Il Galletto sbanca Agugliano e plana in Prima: apoteosi biancorossa. Marinelli: “Riscatto meritato dopo l’amara retrocessione”

OSIMO – Il Galletto ce l’ha fatta! Ha vinto ad Agugliano 2-0 e conquistato il primo posto finale in campionato che vale la promozione diretta in Prima categoria a soli due anni dall’amara retrocessione. Avvenne con mister Marinelli in panchina, subentrato a metà stagione con una situazione già ampiamente compromessa. E nonostante quell’umiliante ultimo posto si decise di ripartire da lui come fondamenta di un nuovo progetto, azzerando quasi tutto. Rimasero in pochi, tra i quali capitan Lorenzo Marchetti e alcuni giovani che stavano uscendo dalla Juniores, come Bottegoni e Pagliarecci, De Luca e Venturini. Per il resto tutto nuovo, un mix di esperti capaci di dare garanzie e tanti giovani tra i 20 e i 23 anni, con la voglia di stupire, di crescere. E così è sorto il San Biagio che in due anni ha riportato gloria ai colori biancorossi. Un quarto posto conquistato l’anno scorso in rimonta, con eliminazione ai playoff ai supplementari a Sirolo. Poi la lotta durissima questa stagione, con qualche alto e basso e poi un rush finale magistrale, frutto di 13 vittorie nelle ultime 14 partite giocare, compresa quelle che hanno portato a trionfare per la prima volta in Coppa Marche. Il Galletto ha spiccato il volo ed è planato in una categoria più consona alla propria tradizione e ambizione.

Decisiva la vittoria, sofferta ma voluta oltre ogni idea, di Agugliano, contro un Usap che era ancora in lotta per il quinto posto e che ha lottato comunque come una tigre anche quando da Sirolo giungeva notizia del 3-0 di fine primo tempo dell’FC Osimo, che aveva chiaramente messo fuori gli aguglianesi da ogni discorso playoff per il distacco eccessivo dal secondo posto. Una gara tiratissima, anche animata, dentro il campo e fuori, prima e dopo, segno che il San Biagio ha dovuto sudare questa vittoria, risultata quindi pure più gratificante.

Mister Marinelli per l’ultima di campionato che vale tutto, sceglie la solita difesa: Buontempi in porta, Quercetti a destra, Baldoni a sinistra, Brasili e Camilletti coppia centrale. Sulla mediana i tre tenori: capitan Marchetti, Antinori e Tommaso Marinelli. Davanti Binci affiancato da Malatesta e con Giacchetta libero di muoversi sulla trequarti, per un 4-3-1-2 che diventava spesso 4-3-3.

Il Galletto sembra teso e parte un po’ contratto, l’Usap invece va a mille. E sfiora subito per due volte il gol. Specialmente su una palla persa in uscita da Buontempi (con carica non ravvisata dall’arbitro) e tiro a porta libera di Mazzieri ribattuto sulla linea da Brasili. In altre circostanze, sia Buontempi che la difesa in ripiegamento, salvano il risultato. Mentre sul fronte offensivo al di là di una occasione su calcio d’angolo, il Galletto stenta. Fino al 20’, quando Giacchetta spalle alla porta riesce a difendere palla, a girarsi e far partire col sinistro un piattone che finisce a fil di palo lasciando fermo il portiere: è l’apoteosi biancorossa, con tantissimi tifosi sambiagesi accorsi con tamburi, striscioni e fumogeni a spingere la squadra verso il Sogno. Il gol è una liberazione. Spinge l’Usap ad alzare ancora di più il baricentro, ed il San Biagio a difendersi con ancor più ardore, concedendo poco e cercando in rimessa di colpire, con più scioltezza. E così è stato al 32’, quando Malatesta volta via sulla destra sul filo del fuorigioco e supera con un tiro preciso il portiere in uscita bassa. E’ il raddoppio che inchioda la gara sullo 0-2. L’Usap proverà a riaprirla in ogni modo ma i biancorossi con una generosità enorme riescono a reggere.

Nel secondo tempo il copione non cambia. Spinge ancora la squadra locale che fallisce una clamorosa occasione quasi a porta vuota per riaprire il match. Altre mischie furibonde in area biancorossa, ma col passare dei minuti l’Usap capisce che non c’è proprio nulla da fare. Che la difesa del San Biagio non si scardina e che le costellazioni il 4 maggio 2024 sono dalla parte dei biancorossi. La gara si innervosisce, quasi inspiegabilmente, visto che l’Agugliano anche vincendo resterebbe comunque fuori dai playoff (l’Osimo vinceva 4-0 a Sirolo), ma certo assistere passivi alla vittoria del campionato di una squadra avversaria che in stagione aveva già vinto i 3 precedenti non deve essere gradevole e questo ha spinto evidentemente i locali a giocare con ardore, buttandola alla fine anche in cagiara. Il risultato del match non si sblocca ma finisce addirittura in 10 contro 9 e col guardalinee di casa cacciato anzitempo dall’arbitro. Per i biancorossi ne fanno le spese Brasili all’82’ e Rosini al 90’. Ma nulla scalfisce il Galletto, che si difende con ordine nella parte conclusiva della gara e porta a casa la vittoria che serviva per alzare le braccia al cielo. Al triplice fischio è promozione, urla di festa tra abbracci, canti, fumogeni e anche lacrime di gioia per chi ha dovuto masticare amaro in passato e trovato il meritato riscatto.

Il commento di mister Michele Marinelli: «Tanta emozione, è stata una grandissima soddisfazione, abbiam0 fatto un percorso incredibile, Coppa Campionato è un abbinamento che solo le grandi squadre come Ancona e Civitanovese sono riuscite a fare e poche altre, abbiamo fatto numeri grandissimi, record personale come allenatore di gol subiti, solo 21 presi in 30 partite. Vittoria che dedico a me stesso innanzitutto per quello che ho passato qualche anno fa, non sapevo nemmeno di poter tornare ad allenare e invece ci sono riuscito. Poi c’è stata la dolorosa retrocessione due anni fa per una squadra inadeguata, ma siamo riusciti a ricostruire un gruppo granitico che è cresciuto gara dopo gara, arrivando alla fine con 13 vittorie su 14 gare, non eravamo forse la squadra più forte per nomi in rosa ma certamente la più compatta. Nessuno ci ha regalato niente, anzi, ad Agugliano ho quasi visto astio nei nostri confronti, forse perché li abbiamo battuti sempre, ma siamo veramente felici, godiamoci questo momento, pensiamo a tutto quello che è stato fatto. Per fare tutto ciò bisogna avere un gruppo eccezionale che voglio ringraziare, partendo da chi ha giocato poco ed è stato bravo a gestire i rapporti con i compagni, un grazie alla società fatta da persone impagabili e un staff tecnico eccellente per la categoria, meritiamo di farci i complimenti. Sono contento soprattutto per quelle persone che soffrirono per la retrocessione di due anni fa e che hanno voluto questo riscatto. Non dimentico poi il doppio successo del calcio a 5, il San Biagio ha toccato così il top con quattro trofei, cosa difficile da ripetere, ma sarà bello riprovarci».

Il tabellino
USAP: Alessandroni, Ortolani (46’ Cuomo), Silenzi, G. Fabretti (40’ Impiglia), Giombi, Tamburo, Antonelli (61’ Berti), Baiocchi, Pieroni (46’ Sciascia), Mazzieri, Detti (70’ Giuliani). All. M. Fabretti
SAN BIAGIO: Buontempi, Quercetti, Baldoni, Brasili, Camilletti, Antinori, Giacchetta (61’ Rosini), Marchetti (56’ Pagliaerecci), Binci (66’ Bellucci), T. Marinelli (85’ Bottegoni), Malatesta (79’ Venturini). All. M. Marinelli
ARBITRO: Baldassari di Ancona
RETI: 20’ Giacchetta, 32’ Malatesta

vittoria san biagio

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