Il San Biagio non sfonda e il Fabriano si salva: 0-0 nel recupero
CERRETO D’ESI. Ingiustizia compiuta. Solo grazie al regolamento sui match sospesi, assurdo visto che a livello professionistico è diverso, il Fabriano riesce a salvarsi. Annullato per neve lo 0-2 di fine primo tempo dell’8 dicembre scorso, al Comunale di Cerreto, due settimane dopo, si riparte daccapo. Ma non è la stessa partita. Perché il San Biagio questa volta deve fare a meno di Mandolini squalificato ed è costretto ad adattare sulla mediana Castorina, usato quest’anno da terzino con ottimi risultati, mentre il Fabriano presenta tra gli undici titolari due nuovi acquisti del mercato invernale. Insomma, partita falsata, assai diversa da quella chiusa col doppio vantaggio del San Biagio prima della neve. Così per i biancorossi non è facile trovare la via del gol e portare a casa una vittoria sacrosanta. Il Fabriano è poca cosa, ma alla fine riesce a difendersi con ordine e sa soffrire con grande orgoglio. A conti fatti Simone Pesaresi non compie mai una parata, ma dall’altra parte non è giornata neanche per il duo offensivo Burini-Santolini, che pure 3-4 occasioni le avranno. La prima di Santolini è clamorosa, con un cross dal vertice alto sinistro di Luca Pesaresi e colpo di testa dal limite dell’area piccola della punta biancorossa finito però con palla alta. Ci prova poco dopo, al 20’, anche Burini con un rasoterra dal limite deviato in angolo da Frasconi. Il San Biagio gestisce il match, ma il Fabriano lotta e quando serve ci va giù duro, così al 40’ resta anche in 10 per il doppio giallo a Mancini. Ma in superiorità numerica il San Biagio non riesce a prendere la supremazia del campo come dovrebbe, anzi i locali ci provano di più e dal limite in un paio di circostanze tentano la via del gol ma mancando sempre di precisione. Nella ripresa ci si aspetta un arrembaggio degli ospiti, e così sarà, ma più con il cuore che con la testa. Senza raziocinio il San Biagio creerà poco e il Fabriano al contrario si chiude a riccio facendo muro davanti al proprio portiere e rischiando il minimo. Burini per tre volte va vicino al gol: al 65’ con un tiro su triangolazione dalla destra, ma la conclusione è centrale, al 75’ con un diagonale da sinistra finito a lato di poco e all’80’ con un colpo di testa su calcio di punizione finito però alto. Alla fine, seppur con un uomo in più, il San Biagio è costretto ad accontentarsi del pareggio, ma la frustrazione è tanta, perché a Cerreto di gol ne erano stati fatti 2, e da lì, a rigor di logica, bisognava ripartire. Invece così si legittima l’antisportività di chi, perdendo, ha tutto il vantaggio di far ripartire daccapo la gara e sperare in una giornata migliore, come poi è capitato al Fabriano. Ma adesso bisogna chiudere questa pagina triste e ingiusta, considerare il punticino di Cerreto come un passo ulteriore per la salvezza e non pensare solo ai 5 punti che la giustizia sportiva non ha dato al San Biagio in questo girone di andata (i 3 col Filottrano e i 2 col Fabriano). L’obiettivo è ripartire a gennaio con rinnovato vigore. Perché se i 20 punti sono un buon bottino in ottica salvezza al giro di boa, è pure vero che ne mancano almeno altri 16-18 al traguardo e come insegna lo scorso anno, non sono affatto scontati.
Il tabellino.
FABRIANO: Frasconi, Burzichelli, Di Luca, Agostinelli, La Mantia, Balducci, Baiocco, Mancini, Arcangeli (71’ Animobono), Piaggesi, Aquilanti (85’ Verdini). All. Azzeri.
SAN BIAGIO: S.Pesaresi, Salini (85’ Agostinelli), Picciafuoco, Rivellini, Cela (78’ Marseglia), L.Pesaresi (85’ Fiorucci), Belfiore, Castorina, Giambartolomei, Burini, Santolini. All. Cantani.
ARBITRO: Bifamo di Ascoli
NOTE: espulso per doppio giallo Mancini al 40'
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