Mercato, ingaggiato Castorina. L’intervista
OSIMO – Un giovane che ha voglia di riscatto. Un refrain già sentito da queste parti, ma d’altronde è la filosofia della società. Puntare sui ragazzi per facilitare l’amalgama del gruppo e sfruttarne gli stimoli e l’unità, la voglia di rilanciarsi e la spregiudicatezza di chi gioca per divertirsi. Ecco dunque che, dopo le partenze più o meno pesanti dei due centrocampisti Colletta e Morra volati entrambi in Promozione, il San Biagio ha dovuto fare di necessità virtù. E nel giro di un paio di giorni, in accordo col Filottrano, la dirigenza biancorossa ha ingaggiato Alessandro Castorina (nella foto), classe 1990. Alto 1,88 per 78 chili, Alessandro viene da una stagione e mezza a Filottrano (Prima categoria girone B) dove soprattutto l’anno scorso ha ben impressionato gli addetti ai lavori. Poi quest’anno qualche difficoltà in più e dopo l’esonero di mister Pesaresi la scelta di cambiare aria. L’accordo col San Biagio si è trovato senza complicanze e il ragazzo è già a disposizione del tecnico biancorosso Luchetta. Cresciuto nelle giovanili prima della Vis Pesaro e poi del Fano, Castorina ha esordito in prima squadra con l’Osimana, la squadra della sua città. In Eccellenza da under subito belle prestazioni, bissate per altre due stagioni, dopodiché il trasferimento a Filottrano a settembre 2010 per trovare più continuità come poi accaduto la stagione passata dove segnò anche un gol in Filottrano-Laurentina. Ora eccolo che si presenta da neo-sambiagese già considerato da qualcuno come il nuovo jolly di centrocampo:
Alessandro, iniziamo subito illustrando le tue caratteristiche tecniche.
“Uso il destro per calciare ma avendo giocato anche da mezzala sinistra riesco a cavarmela anche col mancino. La mia peculiarità è che sono duttile nel ruolo e che riesco a cavarmela un po’ in tutto senza eccellere in qualcosa in particolare, diciamo che sono abbastanza completo”.
Il ruolo che preferisci in mezzo al campo?
“Ho giocato in tutti i ruoli del centrocampo e in passato mi è capitato anche di essere schierato come terzino o addirittura difensore centrale, ma secondo me il ruolo che si addice di più alle mie caratteristiche, dove gioco meglio, è la mezzala destra, ma anche sinistra, come nel centrocampo a 3 che usa mister Luchetta, ma posso fare anche l’esterno puro”.
Come mai la scelta di lasciare il Filottrano Calcio?
“L’anno scorso è andato molto bene, il Filottrano ha fatto un bel campionato e l’ambiente mi piaceva, ma adesso avevo bisogno di nuovi stimoli, anche se giocavo sentivo che il ciclo era finito. Al nuovo mister Tacchi ho comunque precisato che la scelta non dipende dal suo arrivo, ma solo da me”.
E come mai proprio il San Biagio?
“Volevo restare più vicino a Osimo, dove abito, indipendentemente dalla categoria. Si è aperta la possibilità di venire qui e restare in Prima, oltretutto di San Biagio si dice che c’è un bell’ambiente, sereno, con tanti giovani con cui integrarsi e divertirsi, compreso il mister che già un po’ conoscevo”
Conosci qualcun’altro oltre al mister?
“Si, tanti ragazzi con cui ho giocato con l’Osimana o contro nelle giovanili, come Fabrizi, Burini, Mercuri, Cela e altri. E’ stata una motivazione in più per venire proprio qui a San Biagio”.
Obiettivo personale ora?
“Giocare e dare il mio contributo alla squadra, cercando di fare bene in primis per il gruppo e poi anche a livello personale”.
Dovrai cercare di colmare due partenze che hanno lasciato un vuoto a centrocampo, sarà per te un motivo di pressione in più o responsabilità positiva e stimolante?
“Non ho paura, perché credo che la squadra abbia già una sua ossatura indipendentemente dalle partenze. Due giocatori andati via non la possono stravolgere, così come il mio arrivo. So che soprattutto Morra che era qui da tre stagioni era molto importante, ma se facciamo gruppo e diamo tutti il massimo il San Biagio potrà fare bene anche nel girone di ritorno. Il livello del gruppo è buono, sono convinto che ci salveremo il prima possibile”.
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