Mercato, Matteo Marini torna al San Biagio: “Darò una mano ai portieri e al preparatore Omar”

OSIMO – Fra tanti volti nuovi, c’è anche un ritorno a casa. Matteo Marini rientra al San Biagio a distanza di 8 anni. Cresciuto nelle giovanili biancorosse è stato per anni portiere utile alla causa del galletti come secondo all’indimenticato Simone Pesaresi. Adesso si metterà a disposizione di mister Marinelli come terzo portiere della rosa 2015-2016 dopo la partenza di Simone Spadari. Alto 1,91 mt per 91 kg, Matteo si presenta nella classica intervista di benvenuto, anzi, bentornato.

Matteo intanto presentati a chi non ti conosce…
“Sono nato a Osimo il 17 ottobre del 1980, lavoro a Camerano al centro distribuzione Coal da 14 anni come magazziniere, sono sposato con Monica dal 2007 e sono babbo di 2 pesti di 4 e 6 anni: Matilde  e Manuel!”.

Hai qualche passione o hobby in particolare?
“Le mie giornate sono interamente dedicate a lavoro e bimbi, poi mi ritaglio un pò di tempo per me con il calcio e calciotto”.

Squadra del cuore e calciatore preferito?
“Sono interista adoro Matteo Kovacic, mentre per il ruolo di portiere mi piace Handanovic, ma come esempio che ho sempre seguito è stato Sim-one, Simone Pesaresi, mio compagno di squadra che mi ha insegnato tutto di questo ruolo!”.

Raccontaci il tuo curriculum calcistico. dove sei cresciuto e con chi hai giocato negli ultimi anni?
“Gioco a calcio da quando ero piccolino e ho sempre giocato a San Biagio dalle giovanili fino alla prima squadra militando sempre in Seconda categoria, sono sempre stato titolare nelle squadre giovanili e fatto molta panchina in prima squadra perché avevo come primo portiere uno dei migliori, se non il migliore, della categoria, come dicevo prima! Nel 2007 mi sono sposato e trasferito a Porto Recanati e ho abbandonato il calcio per diversi anni, salvo poi rimettermi in gioco nel calciotto con l'Atletico Porto Recanati dove mi diverto tantissimo e, da quest'anno, con il San Biagio”.
 
Come mai la scelta di rivestire il biancorosso dopo tanti anni?
“Cercavo una squadra per allenarmi nel ruolo di portiere per poter migliorarmi sempre nel calciotto, chiedendo info sulla squadra di San Biagio mi è stato proposto di fare il terzo portiere per dare una mano in assenza degli altri due portieri. Senza esitare ho accettato”.

Le tue caratteristiche tecniche come portiere?
“Non avendo mai avuto un preparatore dei portieri nelle giovanili, tecnicamente non ho avuto grandi basi e ho sempre sopperito con le doti fisiche, poi con gli allenamenti dei preparatori della Juniores e sopratutto con Simone sono cresciuto anche tecnicamente. Con lui ho imparato l'attacco della palla e a giocare fuori dalla porta”.

Tre aggettivi per definirti come ragazzo?
“Introverso, calmo e riflessivo”.

Davanti avrai due portieri come Girotti e Ricciotti che si giocheranno il posto, cosa ti senti di consigliare tu per gestire la concorrenza in un ruolo così delicato?
“Non conoscendoli non posso dare consigli, posso dire che a me piace allenarmi divertendomi e in allegria con il gruppo dei portieri, perciò penso sia ideale allenarci bene e in serenità e dare sempre il massimo. Poi il mister sceglierà chi di loro due darà più garanzie e sarà più in forma”.
 
Della squadra con la quale avevi giocato anni fa non è rimasto più nessuno, se non la dirigenza. Che ti ricordi di quei tempi?  
“Avendo sempre giocato a San Biagio di ragazzi ne ho visti passare molti e ho sempre legato con tutti, logico che essendo un portiere ho sempre legato di più con i portieri, perché poi si fa un pò gruppo a se nel nostro ruolo. I ricordi più belli li ho con l'arrivo di mister Bernabei e mister Tacchi: loro mi hanno insegnato tanto e sopratutto allenarmi con il sorriso, poi un elogio speciale lo devo a Simone Pesaresi e Omar Stacchiotti con cui mi sono allenato per anni e ci siamo trovati sempre bene. Erano anni in cui il San Biagio faceva sempre grandi stagioni senza mai arrivare alla promozione, ma ci siamo sempre divertiti tanto”.

Il tuo obiettivo per la prossima stagione?
“Allenarmi nel migliore dei modi, ritornare  in forma a livello fisico, dare una mano negli allenamenti a Omar e ai due portieri e alla società nel caso in cui avesse bisogno di me”.

Hai un messaggio o un consiglio da lasciare a qualcuno?
“In particolare no, ma da esterno al San Biagio ho sentito parlare bene del tecnico e del gruppo perciò speriamo di fare un buon campionato e toglierci qualche soddisfazione … sempre forza galletti!”.

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