Morra mvp: “Ora sei finali, ognuno dovra’ dare il meglio”
OSIMO – Il metronomo del centrocampo biancorosso. L’unico davvero capace di fare il regista, ma anche solido in fase di interdizione e con una buona dose di esperienza. Luca Morra, mediano di 29 anni alla sua terza esperienza al San Biagio (5 stagioni in tutto) è tornato sabato scorso sui livelli che più gli competono. Giocate semplici, ma anche aperture e verticalizzazioni non scontate, e pure carisma in mezzo al campo. Dopo qualche prestazione forse sotto le aspettative, Morra è tornato sui suoi livelli e il gioco del Galletto ne ha risentito in positivo ad Arcevia. Ecco che allora i compagni di squadra gli hanno affidato la palma di migliore in campo con 12 nominations davanti a Cingolani (4) e Durazzi (2), entrambi bravi in fase difensiva ma quest’ultimo anche di spinta sulla sinistra. Ecco dunque Morra nella classica intervista all’mvp della settimana:
Luca sei stato scelto migliore in campo, pensi di esserlo stato? Tu chi hai scelto e perché?
“Penso solamente di aver fatto la mia parte come tutti gli altri compagni, niente di più … io ho scelto Luca Cingolani che in fase difensiva si è comportato egregiamente”.
Raccontaci le azioni avute nei minuti di recupero e le due traverse che recriminano ancora vendetta…
“Il palo esterno colpito da Mobili subito a freddo, ricordo una bella azione finalizzata da stop di petto e tiro al volo che il portiere grazie all’aiuto del palo è riuscito a sventare, mentre la traversa colpita da Mazzocchini è avvenuta con con colpo di testa su un bel cross arrivato dalla fascia destra. Nel recupero un’azione rocambolesca dove prima il portiere avversario, poi un difensore con un intervento alla disperata hanno evitato il nostro gol vittoria, infine il tiro ravvicinato finito alto di Durazzi”.
Come analizzi la gara: sofferta nella parte centrale del secondo tempo ma da vincere per le occasioni avute?
“Gara avuta quasi sempre in mano, dove abbiamo cercato di tenere il pallino del gioco con l’avversario che ripartiva in contropiede. Si, nella parte centrale della ripresa invece, abbiamo tirato un attimo il fiato…di conseguenza l’avversario ha alzato il baricentro e colpito anch’esso una traversa. Nel finale però ci abbiamo provato ma senza fortuna. Sicuramente ai punti avremmo meritato più noi”.
Come ti spieghi queste difficoltà in fase realizzativa?
“Le nostre azioni offensive le creiamo ogni settimana, a volte riusciamo a concretizzare a volte meno, speriamo di dare più continuità in questo finale di campionato”.
Fuori casa manca ancora il salto di qualità: cosa cambia dalle gare interne dove invece il San Biagio ha un gran ritmo ultimamente?
“In queste categorie il fattore campo ha la sua importanza, in casa riusciamo ad imporre il nostro ritmo e mettendo in difficoltà gli avversari, considerando anche le dimensioni del terreno di gioco. Fuori casa effettivamente facciamo più fatica, ma soprattutto a livello di risultato piuttosto che a livello di prestazioni, vedi Castelleone, Chiaravalle, Staffolo e Arcevia per citarne alcune”.
Uno sguardo alla classifica: San Biagio galleggia tra i playout e la zona salvezza, come finirà? Chi vedi favorito in questa bagarre?
“Come finirà? Chi può dirlo. Speriamo di poter festeggiare la salvezza il prima possibile ma a partire da sabato avremo 6 finali che non possiamo assolutamente fallire”.
Prossima sfida al Comunale contro il Monserra che appare in difficoltà ma che è ancora in corsa per i playoff: come va preparata e come te la aspetti?
“Sarà sicuramente una partita difficile basti guardare la classifica. Si è vero il Monserra ultimamente ha raccolto poco ma é una squadra di qualità in lotta per un posto play off; scenderà al Comunale per far punti e continuare la rincorsa. Noi dal nostro canto, la prepareremo come va preparata ogni singola partita, lavorando sodo in settimana ed arrivare pronti a Sabato”.
Come stai fisicamente dopo le problematiche avute inizialmente? E come ti trovi nel modulo con mediana a tre del mister?
“Diciamo che è stato un anno abbastanza particolare, sicuramente ora mi sento meglio rispetto al mio arrivo. Il ruolo è relativo, ma devo dire che in quello in cui mi impiega il mister posso solo che tirare fuori il meglio da me stesso”.
Compagno di squadra che ti sta sorprendendo di più?
“Faccio due nomi in quanto ognuno a suo modo mi ha impressionato per qualità e serietà, Durazzi e Mazzochini”.
Hai un messaggio o un consiglio per qualcuno in particolare?
“Nessun messaggio in particolare, tutti noi abbiamo chiara la situazione e sono sicuro che ognuno di noi darà il meglio per centrare l’obiettivo. Colgo però l’occasione per fare un augurio di pronta guarigione a Tomas Mihajlov infortunatosi ad Arcevia”.
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