Palombarani mvp: “A Monsano caduti nelle provocazioni, ma il bicchiere è mezzo pieno”
- giacomoqua
- 30 settembre 2015
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OSIMO – Trovare un attaccante come lui, con tanta grinta e fiato, è raro. Anche a Monsano ha svolto un lavoro apparso spesso oscuro, quello di pressare e trovarsi a volte a far reparto da solo nei momenti di difficoltà. Ha anche creato un paio di ghiotte occasioni inventandosi dei colpi di testa imperiosi a fil di palo. Non sarà un cecchino d’area di rigore, ma quando corre vicino all’avversario mette sempre i brividi. Non sarà un fenomeno in tecnica, ma sta migliorando tatticamente riuscendo a far salire la squadra con alleggerimenti preziosi. Per lui una sfida da vincere quella della Prima categoria, dove dimostrare di saper essere decisivo anche senza gol a raffica come potrebbe accadere in Seconda. Andrea Palombarani, classe ’89, è l’attaccante del San Biagio che anche a Monsano ha ribadito le sue caratteristiche, corsa, pressing, prestanza fisica nel gioco aereo. Gli è mancato solo il gol. Ed anche se alla fine è stato coinvolto nel parapuglia beccandosi un rosso post-match, compagni di squadra e dirigenti lo hanno scelto come migliore in campo premiando la sua generosità. L’attaccante cameranese, alla sua seconda stagione in biancorosso, ha ottenuto 8 preferenze, quasi un testa a testa davanti alle 6 di Ballarini, le 5 di Romani e infine una a Pierdica e Lodolini: a conferma che tutta la squadra a Monsano ha avuto una reazione importante dopo lo svantaggio e nella gestione dell’inferiorità numerica. Ecco dunque il “Palo” nell’intervista all’uomo della settimana.
Sabato a Monsano sei stato scelto come migliore in campo da dirigenti e compagni di squadra, pensi di esserlo stato? Tu chi hai scelto e perché.
“Ringrazio per il voto, penso di aver offerto una discreta prestazione, ma ancora non sento di essere al 100%. Io ho votato Dodo (Romani, ndr), grande prova in difesa, è stato decisivo in più di un'occasione!”.
La tua è stata una partita di sacrificio e grande corsa e generosità, con un paio di gol sfiorati nel primo tempo. A quando la prima rete?
“Queste sono le mie caratteristiche principali, è importante uscire dal campo sapendo di aver dato tutto per la squadra. I gol arriveranno presto, ne sono sicuro”.
Come analizzi la partita col Monsano? Da fuori è sembrata sofferta all'inizio, intraprendente nella fase centrale, poi in difesa nel finale per l'inferiorità numerica ma senza eccessivi patemi se non quel rigore al 94’. Come ti spieghi l'avvio stentato e poi la grande reazione?
“Condivido l’analisi, loro sono molto veloci e bravi tecnicamente dal centrocampo in su e all'inizio ci hanno sorpreso con le loro trame offensive. Nella parte centrale abbiamo trovato una quadratura tattica e sono nate anche un paio di occasioni da gol per noi, mentre nel finale nonostante l'inferiorità numerica è uscita tutta la nostra grinta e abbiamo dimostrato che non molliamo niente fino all'ultimo”.
Descrivici le azioni dei due gol…
“Il Monsano ha fatto gol su una ribattuta da vicino dopo una nostra disattenzione difensiva, per noi Paolinelli si è inventato la rete con un sinistro strepitoso da fuori area, chapeau!”.
Nonostante l'espulsione di Santarelli si poteva anche vincere, poi nel finale per assurdo si è evitata la beffa con quel rigore sparato alto. C’erano il rosso a Santarelli e poi il rigore concesso al 94'?
“Era un momento della partita abbastanza teso, con il Monsano in difficoltà che ha scelto la provocazione come tattica principale, l'arbitro ha voluto ammonire Santarelli credo anche per calmare gli animi, purtroppo era il secondo giallo per lui. Il rigore non c'era, braccio attaccato al corpo, fortunatamente l'ha calciato alto!”.
Dopo il triplice fischio finale l'arbitro ha espulso due sambiagesi, te e Girotti, e due monsanesi per un parapiglia al rientro negli spogliatoi. Cosa è successo?
“Sembrava che alcuni di loro cercassero a tutti i costi di arrivare a uno scontro…le provocazioni sono continuate specie dopo la delusione del rigore sbagliato. Personalmente ho reagito ad un colpo arrivato a tradimento, dovrebbe finire tutto al fischio finale dell’arbitro ma questa volta non è andata così”.
Ora testa alla Castelfrettese, seconda in classifica. Il San Biagio avrà una squadra dimezzata già dagli infortuni e ora da tre squalifiche: come andrà preparata la partita?
“Sarà un avversario difficile da affrontare, ma giochiamo in casa e sono sicuro che chi scenderà in campo si farà trovare pronto”.
Quali sono per te la forza e il punto debole di questa squadra?
“Siamo una squadra solida con dei singoli in grado di fare la differenza, dobbiamo essere più consapevoli delle potenzialità che abbiamo e scendere in campo con la giusta determinazione”.
Come giudichi questo avvio di stagione del San Biagio? Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
“Bicchiere mezzo pieno. Tre partite in cui abbiamo dimostrato ampiamente di valere questa categoria, abbiamo grossi margini di miglioramento e diversi infortunati da recuperare, quindi sono sicuro che faremo bene”.
Hai un consiglio o un messaggio da lasciare a qualcuno?
“Alè Galletti!”.
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