Picciafuoco migliore in campo col Monserra: “Non dobbiamo piangerci addosso, le potenzialità le abbiamo”

OSIMO – E’ un punto fermo del San Biagio da ormai quattro stagioni. Un difensore centrale preciso, veloce e in crescita costante. Roberto Picciafuoco, 24 anni, sta entrando di diritto nel gruppo della vecchia guardia biancorossa e può essere uno di quegli elementi che potranno trascinare la squadra fuori dalle sabbie mobili. In estate la lesione di un legamento e uno stop forzato terminato proprio con l’avvio della preparazione, dimostrando di avere la pelle dura e grandi stimoli. Poi l’espulsione per reazione a Fabriano che lo ha tenuto fuori due settimane in un momento delicato e quindi il rientro col Camerano coinciso con la prima vittoria stagionale. Anche a Montecarotto, nonostante il ko maturato nel finale, è stato sempre attento forgiando una prova di qualità che i compagni di squadra e i dirigenti hanno premiato con la palma di migliore in campo con 12 preferenze, seguito dalle 5 del debuttante Surdo. Ecco dunque il Piccia nell’intervista tradizionale all’mvp:

 

Roberto, per la prima volta quest'anno ti hanno scelto come migliore in campo, ritieni di esserlo stato a Montecarotto? Tu chi hai votato e perchè?

“Prima di tutto ringrazio quelli che mi hanno votato. Credo di aver giocato una buona partita, ma avrei preferito essere il peggiore in campo e tornare a casa con 3 punti. Ho votato Andrea Surdo perché secondo me il suo modo di giocare è molto importante per noi e già la sua presenza in campo stimola i compagni, compreso me, a dare di più. Certo potrà solo migliorare le sue prestazioni man mano che la sua forma arriverà al 100%”. 

 

Analizziamo la prestazione della squadra di sabato scorso: gara sostanzialmente equilibrata col San Biagio che ha dato l'impressione di avere più potenzialità, di poter fare più male se fosse riuscito a spingere con più costanza e precisione, ma che invece è apparso a tratti lezioso e poi alla fine è arrivata la beffa..

 “Abbiamo affrontato la gara in modo diverso da come siamo abituati a giocare, sopratutto fuori casa, pressando alti, cercando di tenere il pallino del gioco e di affondare al momento giusto. Purtroppo è mancato un pizzico di cinismo e concretezza negli ultimi 25 metri, altrimenti poteva finire in modo completamente opposto. Credo che se non avessero segnato in quel modo beffardo sarebbe finita 0 a 0. E sarebbe comunque stata una mezza delusione. Il calcio è così…che astio!”.

 

Credi che la vittoria precedente col Camerano avesse saziato e illuso il gruppo?

“Nella settimana post-Camerano la squadra si è allenata con concentrazione e non mi è sembrato che ci siamo sentiti appagati. Sappiamo tutti che il nostro obbiettivo è la salvezza, quindi finché non l'avremo raggiunto non dobbiamo permetterci di sentirci sazi. Forse il fatto che qualche giocatore non era al top della condizione ha influito, ma non possiamo trovare alibi, abbiamo perso tutti e dobbiamo subito voltare pagina”.

 

Come ci si riprende da una batosta del genere? Perdere lo scontro diretto col Monserra 2-0 vale anche in chiave classifica avulsa..

“Secondo me non bisogna fare troppi calcoli di questo genere. Da giocatore preferisco vivere una settimana alla volta dando sempre il massimo. Tutto quello che conta è la partita in arrivo. E mi auguro che tutti i miei compagni la pensino come me. Per riprendersi bisogna soltanto credere nelle nostre potenzialità, personali e di squadra, e scendere in campo con il coltello tra i denti per dimostrare che ogni partita è una storia a sé”.

 

Il San Biagio nelle ultime quattro gare ha sempre subito almeno 2 gol a partita: perché secondo te?

“Non mi sono fatto un'idea a riguardo. Dico solo che si segna tutti insieme e si prende gol tutti insieme. Solitamente ogni gol scaturisce da una serie di piccole imprecisioni consecutive, da uno svarione del singolo o da una gran giocata. Per migliorare dobbiamo curare di più i dettagli e non perdere mai la concentrazione per tutti i 90 minuti!”.

 

Sabato prossimo arriva il Fabriano Cerreto secondo in classifica: sfida impossibile? Come vincerla?
“Non esistono sfide impossibili! Siamo 11 contro 11 e tutto può succedere. Ripeto, secondo me la formula per vincere è semplice: allenarsi sempre al massimo e curare non sono gli aspetti generali, perché sono i dettagli che fanno la differenza. Concentrazione, fiducia in se stessi e nei compagni e voglia di vincere. Nessun giocatore può permettersi di "non stare dentro la partita", in ogni singolo istante”.

 

Credi che la squadra, considerando la penalizzazione e gli infortuni, più di così dopo 8 giornate non potesse fare o ti aspettavi di più?

“Oggettivamente le assenze prolungate non hanno giovato, sopratutto in termini di morale. Non è facile allenarsi in 13 e fare risultato. Sinceramente sì, mi aspettavo qualche punto in più, 5 sono veramente pochi. Ma la strada è lunga e finchè la matematica non darà il suo verdetto non possiamo permetterci nemmeno un secondo di non crederci!”.

 

Come giudichi invece questo tuo inizio di stagione? L'ingenuità di Fabriano e le due giornate di squalifica sono costate care alla squadra considerando che la difesa era già in emergenza per le assenze di Salini, Ciccarelli e Paolinelli..

“Pensavo di tornare in campo più tardi visto che rompersi un legamento non è un infortunio banale. Ma per fortuna mi sono sentito bene fin dall'inizio della preparazione e sono stato molto contento di poter aiutare la squadra da subito. I complimenti ricevuti mi fanno pensare che le mie prestazioni sono state almeno sufficienti, ma non mi sento mai completamente soddisfatto. L'ingenuità di Fabriano ha bruciato molto, ma tutto serve d'esperienza e infatti mi è servita da stimolo. In ogni caso nessuno mi può convincere del fatto che con me in campo non avremmo perso”. 

 

Tu sei ormai un veterano al quarto anno al San Biagio: è forse il momento più difficile questo?
“In ogni stagione ci sono stati periodi difficili, per svariati motivi. E' il primo anno che siamo ultimi in classifica da quando sono qui ma le motivazioni stanno crescendo e non dobbiamo piangerci addosso, sarebbe più che deleterio. Abbiamo tutte le carte in regola per tornare a respirare aria buona, dobbiamo solo credere nelle nostre potenzialità e capire, seriamente, che dobbiamo dare sempre di più. Mai sentirsi appagati. Mai!”.

 

Hai un messaggio o un consiglio da mandare a qualcuno?
“Pallu…ti prego…rapati come Alan!!! (ndr,di "Una notte da leoni") Non te ne pentirai… FORZA SAN BIAGIOOOOOO!!!!!!!”.

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