Piccini mvp: “Stringere i denti e darsi la carica l’un l’altro”
OSIMO – Finalmente Piccio! Alla diciannovesima giornata arriva il primo gol in campionato di Alessio Piccini, che speriamo si sia così sbloccato rompendo un tabù maledetto. Contro una big contro il Moie l’attaccante ex Vigor ha realizzato un bellissimo gol in sforbiciata, facendo sognare il colpaccio ai galletti. Poi nel finale l’amaro pareggio, che però non toglie i meriti ad una squadra che si è ben mossa in campo e a Piccini stesso, autore dell’ennesima prova di grande generosità e carisma. Ecco perché o suoi compagni, che tanto attendevano un suo gol, lo hanno premiato all’unanimità come migliore in campo sabato scorso. Ecco dunque Piccio nella classica intervista all’mvp della settimana:
Alessio sei stato scelto come migliore in campo contro il Moie Vallesina, pensi di esserlo stato? Tu chi hai scelto e perché?
“Ringrazio ancora una volta i miei compagni per la nomina, sono contento di essere per la seconda volta mvp! Io ho nominato Mandolini perché a centrocampo è una sentenza, sicuro di se e sempre pronto a sacrificarsi per il compagno”.
Raccontaci nei dettagli le azioni dei due gol….
“Il nostro è scaturito da un ottima azione di Mihaylov che saltati due avversari ha messo il pallone dietro per Mandolini che di testa ha allungato fino a centro area dove c’ero io che di prima intenzione ho colpito con una mezza sforbiciata. Il loro gol invece nell’ennesimo corner contro abbiamo lasciato tutto solo L’attante che in doppia battuta ha pareggiato”.
Come analizzi la partita?
“E’ stata una partita giocata senza paura ma consapevoli di chi avevamo davanti! Attenti a tutto sempre e bravi a sfruttare le nostre capacità offensive! Avevamo di fronte una grande squadra, organizzata ed esperta ma abbiamo saputo dire la nostra”.
Cosa è mancato per fare il colpaccio?
“Un po’ più di sicurezza e cattiveria agonistica… difendere un vantaggio al 80’ comporta sacrificio e lucidità mentale… qui dobbiamo crescere”.
E’ il tuo primo atteso gol in campionato, che sensazione hai provato?
“Beh che dire… lo aspettavo io come lo aspettavano tutti i miei compagni e la sensazione dopo il goal è indescrivibile! Sono davvero contento”.
Da cosa è dipesa tutta questa attesa nel segnare un gol? Modulo, sintonia con i compagni di reparto, poche palle giocabili in area, blocco mentale, problemi fisici, o solo sfortuna?
“Sinceramente non saprei, ma io c’ho creduto sempre impegnandomi ogni giorno al 101×100 ed ero sicuro che sarebbe entrata prima o poi…”.
Dopo due buone sfide contro le due corazzate Vigor e Moie arriva la trasferta a Castelleone di Suasa: c’è il rischio di approcciarla in maniera più soft rispetto alle gare precedenti nelle quali per forza di cosa bisognava dare tutto per reggere l’urto?
“L’errore più grande che possiamo fare è di abbassare la guardia! Non possiamo assolutamente sottovalutare l’avversario e sentirci arrivati…Serviranno determinazione e umiltà!”.
Come sta andando con il nuovo mister che ha cambiato anche modulo, passando dal 4-3-3 al 4-4-2?
“Il mister è molto preparato e sa dare ad ogni reparto la giusta quadratura. I moduli secondo me contano fino ad un certo punto, se vai in campo con la fame non c’è avversario o modulo che tenga…noi però sappiamo adattarci bene durante la partita a cambi e questo è importante!”.
C’è un motivo per il quale il San Biagio subisce gol spesso nei finali di gara e da palle inattive con la difesa schierata? E’ già successo tante volte ultimamente, basti pensare a Montemarciano, Castelfidardo, Moie…
“Mi ripeto… basta un po’ più di lucidità nel momento della fatica, stringere i denti e soffrire tutti insieme dandosi la carica l’un l’altro, fare attenzione a tutto senza tralasciare la minima cosa”.
Hai un messaggio per qualcuno in particolare?
“Colgo l’occasione per dare il benvenuto a Francesco Rocchini, amico e giocatore professionista che sono sicuro darà il giusto apporto al gruppo!”.
Vuoi commentare questo articolo?