Riccardo Mandolini mvp ad Arcevia: “Giochiamo gara per gara, non montiamoci la testa”

OSIMO – E’ tornato nel suo ruolo naturale ed è stato subito tra i più decisivi del match, tanto da essere scelto come migliore in campo da compagni di squadra e dirigenti presenti ad Arcevia. Riccardo Mandolini, mediano di 27 anni bravo a interrompere il gioco ma anche negli inserimenti, conferma d’avere il vizio del gol, come aveva dimostrato nella sua precedente esperienza biancorossa. L’ex Vigor Castelfidardo, che tanto bene aveva fatto adattandosi per necessità a difensore centrale nelle prime due gare di campionato, ad Arcevia è stato autore di una prova di gran corsa e temperamento, dimostrando l’esperienza e la maturità giusta per trascinare il gruppo verso obiettivi ambiziosi, con il gol che ha sbloccato la gara come ciliegina sulla torta. L’intera squadra ha comunque giocato bene e infatti come lui anche altri galletti si sono distinti ed hanno preso nominations nella tradizionale rubrica del migliore in campo. Ma alla fine a spuntarla è stato Riccardo Mandolini con 8 preferenze conquistate davanti alle 5 di Busilacchi, le 4 di Testagrossa, le 3 a Maceratesi e le 2 a Rossini. Ecco dunque Riky nell’intervista all’mvp della settimana:

mandolini rSei stato scelto come migliore in campo, pensi di esserlo stato? Tu chi hai scelto e perché?
“Sta ai miei compagni scegliere se sono stato o meno il migliore in campo, sicuramente ho dato il massimo sotto il punto di vista atletico ma posso migliorare molto dal lato tecnico. Come migliore ho scelto Busilacchi che ha lottato per la squadra ed è stato decisivo nel chiudere la partita”.

Analizziamo la gara: avvio con diverse occasioni, poi un po’ di rallentamento e proprio in quel momento il vantaggio del San Biagio. A inizio ripresa subito il raddoppio che ha chiuso la partita. Poteva anche finire con risultato più ampio alla fine, no?
“L’Arcevia ha iniziato meglio ma noi siamo stati più incisivi e dopo essere andati in vantaggio con le nostre veloci ripartenze abbiamo chiuso il match e gestito con scioltezza nel finale”.

Raccontaci le azioni dei tre gol …
“Il primo mi sono trovato al posto giusto al momento giusto. Il secondo è nato da una veloce ripartenza con una precisa conclusione di Busi, il terzo su una ribattuta di Ciabattoni a porta quasi libera dopo un tiro respinto di Rossini”.

Cosa ha fatto la differenza tra San Biagio e Arcevia sabato scorso?
“Quello che ha fatto la differenza è stata la nostra compattezza in difesa e le verticalizzazioni repentine che ci hanno permesso di chiudere la partita”.

Sei tornato a metà campo dopo due gare da difensore centrale, quanto è stato difficile riprendere le misure di un reparto con 3 mediani?
“Tornare a centrocampo è stato un piacere. Il primo tempo è stata un pò dura trovare il ritmo e gli spazi giusti nonostante il gol. Nel secondo tempo mi sono trovato più a mio agio, con maggiore possibilità di giocata”.

Due vittorie consecutive per 3-0, mai successo in Prima categoria a San Biagio. C’è il rischio di montarsi la testa adesso? Dove può arrivare questa squadra?
“Dobbiamo giocarci partita per partita. Senza pensare a dove possiamo arrivare. Siamo una squadra giovane con ampi margini di miglioramento ma ancora ci manca un pò di quella sana cattiveria agonistica che ti permette di vincere le partite 1 a 0”.

Sembrava un rischio avere tanti giovani e una rosa quasi del tutto nuova …
“Resta un rischio se ci montiamo la testa. Dovemmo essere bravi a riprenderci quando arriveranno i momenti difficili, allora si che una squadra, seppur giovane e nuova, dimostrerà di essere all’altezza”.

Prossima partita in casa col Montemarciano, ultimo con 1 punto, forse la prima gara dove il San Biagio parte favorito e dovrebbe dettare i ritmi, come andrà affrontata?
“Per sabato mi aspetto una partita ostica con una squadra alla rivalsa in cerca di punti. Per affrontare il Montemarciano dovremo lottare sulle seconde palle e ripartire con le azioni in verticale che sono una delle nostre principali caratteristiche”.

Come ti stai trovando in questa tua seconda esperienza biancorossa?
“Sono tornato in famiglia a San Biagio, ovviamente mi trovo sempre bene ed è facile che si crei un gran gruppo, quello che poi ti permette ti togliersi molte soddisfazioni”.

Compagno di squadra che ti sta sorprendendo di più finora?
“Quello che mi ha stupito di più è Rossini: un concentrato di tecnica e pazzia. Se riuscisse a crescere sotto il punto di vista caratteriale potrebbe crescere come persona e diventare un gran giocatore”.

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