San Biagio corsaro e in risalita, ma che sofferenza nel finale in 11 contro 9
OSIMO – A vedere il bicchiere mezzo pieno c’è da festeggiare fitto: il San Biagio ha vinto uno scontro diretto per la salvezza contro la Castelfrettese, fuori casa, salendo dall’ultimo all’ottavo posto in classifica in attimo, confermando i progressi, conquistando il terzo risultato utile consecutivo e dimostrando di saper anche soffrire. Ma a vedere il bicchiere mezzo pieno, c’è poco da stare allegri, perché il San Biagio stava per fare harakiri, farsi riprendere da un avversario apparentemente morto e risvegliato dalle ingenuità dei galletti, che hanno dimostrato forse troppa paura di vincere e si sono complicati la vita da soli, soffrendo in un finale di gara nel quale, seppur col doppio vantaggio numerico e praterie in avanti, non sono riusciti a chiudere la partita, facendo tremare tutti fino al 93’. A conti fatti però, l’importante era fare risultato per dare seguito al momento positivo. Vincere a tutti i costi per compiere il sorpasso e scalare posizioni in classifica. Così è andata e il Galletto finalmente lascia la zona playout dopo oltre un mese e acciuffa il gruppone a centro classifica. Significa poco, visto che la graduatoria è cortissima e la strada ancora lunga, ma il San Biagio c’è, eccome se c’è. Ha confermato che sa giocare meglio fuori casa che al Comunale e che, nonostante pecchi di cinismo in fase offensiva, può vincere lo stesso e con merito. Seppur soffrendo in 11 contro 9, contro una Castelfrettese dal grande cuore, è stato il Galletto ad avere più occasioni, anche in 11 contro 11, quindi un risultato diverso dalla vittoria sarebbe stato una vera beffa.
Mister Caccia deve rinunciare a tre infortuni pesanti alla vigilia: Giacché, Gambini e Riccardo Mandolini, tutti giocatori adattabili in difesa. Così in campo manda dal primo minuto tutti i nuovi: Brandoni in difesa e il neo arrivato Capra sulla destra, oltre a Mariani Primiani che si piazza davanti alla difesa, con Gasparetti più avanzato a supportare il duo Rossini-Busilacchi. Il San Biagio parte bene. La prima vera chance ce l’ha Rossini al 15’ su bell’assist di Capra, ma il tiro forte in diagonale sul primo palo viene ribattuto in angolo da Ricciotti. Poco dopo l’occasione buona è per Busilacchi ma il diagonale viene ancora ribattuto angolo sul primo palo, mentre al 30’ finisce a lato di un soffio sul secondo. Il gol però è nell’aria e 2 minuti più tardi, su corner da sinistra, Cingolani sotto porta devia beffando tutti e mandando avanti il Galletto col suo primo gol sambiagese. Qui la Castel si sveglia e costringe Zenga ad un miracolo su un colpo di testa di Palloni, con la sfera deviata dal numero 1 biancorosso sulla traversa. Al 44’ il miracolo lo fa invece Ricciotti che d’istinto devia in angolo una ribattuta fortuita di Mariani Primiani su un rinvio in area rimpallato che stava per spiazzare il portiere di casa. Il primo tempo finisce così, con le proteste dei locali per un rigore non concesso al 20’ per un sospetto atterramento in area dell’ex Palloni.
La ripresa riparte col San Biagio ancora meglio piazzato in campo. E così dopo 7’ minuti ecco il raddoppio: palla lunga per Busilacchi che viene anticipato d’un soffio da Ricciotti, il quale però non blocca la sfera che viene riconquistata dall’attaccante biancorosso, bravissimo a proteggerla da un difensore quasi sulla linea di fondo, a girarsi e metterla in rete a porta praticamente vuota con un tocco preciso. E’ lo 0-2 che sembra chiudere la contesa, anche perché al 15’ l’arbitro espelle per proteste, con il secondo giallo, il capitano della Castel, Mazzieri, forse il migliore dei suoi. Eppure in 10 contro 11 la Castel inizia a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Il San Biagio forse si convince che basta gestirla per portarla a casa la gara, ma non è così semplice. E infatti a metà ripresa su una punizione dal limite l’arbitro concede il rigore per un presunto quanto dubbio fallo di mano di un uomo in barriera. Dal dischetto Lazzarini infila Zenga alla sua sinistra con un rasoterra forte e angolato. E’ il gol dell’1-2 che riapre la partita. Ed anche quando al 75’ per un ingenuo fallo su Busilacchi, il secondo in 5 minuti, viene espulso per doppio giallo proprio Lazzarini, il San Biagio non riesce a gestirla come dovrebbe. In 11 contro 9 si mangia almeno quattro gol: Rossini, Busilacchi e soprattutto Ciabattoni da due passi falliscono l’occasione dell’1-3 che avrebbe chiuso davvero la contesta, lasciando sempre la Castel a galla. E all’85’ su un contropiede probabilmente viziato da un fuorigioco, Palloni viene anticipato da uno Zenga quanto mai provvidenziale in uscita bassa. Il portiere osimano salva il risultato e nel finale, nonostante i diversi corner e il nervosismo in campo, i galletti reggono la tensione e strappano una vittoria tanto sofferta quanto preziosa per non poter essere festeggiata ugualmente. Ma a livello di prestazione, se fino alla parità numerica era stata più che positiva, dopo è stata a tratti imbarazzante. Servirà più carattere e malizia per saper gestire meglio certe situazioni, ma è anche vero che la posta in palio era alta e dunque un po’ di ansie sono comprensibili: niente drammi, l’importante era portare via questi benedetti 3 punti. Adesso testa subito al prossimo impegno per sfatare il tabù casalingo: sabato al Comunale arriva il Borghetto per un altro delicato scontro diretto, da vincere per spiccare davvero il volo.
Il tabellino:
CASTELFRETTESE: Ricciotti, Mondaini, Bertotto, Giacometti, Amagliani, Rinaldi, Mansi, Quercetti (60’ Maiolatesi), Palloni, Mazzieri, Lazzarini. All. Montillo
SAN BIAGIO: Zenga, Brandoni, Cingolani, Testagrossa, Capra, Ausili (70’ L. Mandolini), Mariani Primiani, Ciabattoni, Gasparetti, Rossini, Busilacchi (80’ Socci). All. Caccia
ARBITRO: Serpentini di Fermo
RETI: 33’ Cingolani, 52’ Busilacchi, 69’ rig. Lazzarini
NOTE: espulsi per doppio giallo Mazzieri al 60’ e Lazzarini al 75’
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