Spadari sorpresa inaspettata, è l’mvp ad Argignano: “Dobbiamo essere più bravi a concretizzare”

OSIMO – Spiderman Spadino, è lui una delle sorprese di questa prima parte di stagione. Il terzo portiere del San Biagio, Simone Spadari 32 anni, si è ritagliato un ruolo importante. Viste le assenze concomitanti per infortunio di Girotti e Galassi, Spadino, come i compagni di squadra lo chiamano, ha giocato già quattro partite, di cui una in Coppa: un bel bottino rispetto alle zero partite dello scorso anno. E in queste quattro presenze ha racimolato la bellezza di appena un gol subito, contro il Castelbellino alla prima di campionato, e ben quattro vittorie su quattro. Talismano portafortuna, o semplicemente un ottimo portiere che per motivi di lavoro ha dovuto accontentarsi di essere il terzo in rosa, ma che ha ribadito la sua affidabilità. Come sabato scorso ad Argignano quando, nel primo tempo, ha evitato in pochi minuti il gol dei locali in due circostanze complicate. Per questo compagni di squadra e dirigenti gli hanno attribuito l’onore del migliore in campo con 14 preferenze, davanti alle 4 di Pierdica, le 2 a Pesaresi e 1 a Pizzichini e Rivellini. Eccolo dunque nell’intervista all’uomo della settimana.

Simone ti hanno scelto come migliore in campo contro l'Argignano: pensi che sia stata la tua migliore prestazione nelle quattro gare che hai giocato? Tu chi avresti votato come migliore ad Argignano?
“Innanzi tutto vorrei ringraziare i compagni per la scelta, mi hanno trasmesso tranquillità insieme al mister e alla società per poter disputare gare, finora, caratterizzate da buone prestazioni. Rispetto alle altre partite, in cui ho dovuto per lo più controllare palle in uscite alte e rimesse dal fondo, contro l'Argignano sono stato chiamato in causa più volte con tiri nello specchio da respingere. Anche se ha disputato solo un tempo il mio voto va a Rivellini, capace di entrare senza riscaldamento e affrontare la gara ad alto livello”.

Sei già arrivato a 4 presenze stagionali compresa la Coppa. L'anno scorso neanche una: te lo aspettavi? Che cosa provi in questo momento?
“Come per lo scorso campionato mi aspettavo di far parte della rosa ogni tanto in caso di assenze sporadiche, di certo non potevo prevedere tutte queste presenze! Sto rivivendo sensazioni ormai dimenticate da qualche anno, da quando ho deciso di essere il 3° per scelta/necessità e devo dire con tutta sincerità che ho voglia di giocare!”.

Raccontaci le azioni delle due parate fatte nel primo tempo..
“Il primo intervento è arrivato da un'azione sulla destra, sviluppata da un fallo laterale, l’attaccante si è liberato in area con tiro a mezza altezza sul primo palo. L'altra occasione per l'Argignano mi sembra sia partita da un calcio di punizione, sempre dalla destra, con cross in area e colpo di testa sul palo di sinistra, ho deviato la palla all'altezza della riga di porta”.

Come analizzi la gara contro l'Argignano? Primo tempo con più occasioni, secondo più di gestione dopo il gol?
“Nel primo tempo i locali hanno concretizzato molto di più, noi invece creiamo sempre tante situazioni pericolose ma abbiamo difficoltà ancora a concludere le azioni con tiri nello specchio della porta: sprechiamo troppo, potremmo chiudere certe partite molto prima e soffrire meno!”.

Dopo un mesetto un pò di difficoltà si è rivisto un bel San Biagio in queste ultime due uscite, che hanno confermato anche la miglior difesa: solo 4 gol presi in 12 gare… per voi portieri non è secondario..
“Abbiamo una difesa solida e affiatata, poi il reparto portieri ha dimostrato che chiunque scenda in campo è sempre all'altezza della situazione offrendo buone prestazioni, merito anche del nostro preparatore Omar che aggiunge sostanza e qualità”.

Quanto è difficile sapere di essere il terzo portiere dietro a due rampanti giovani come Girotti e Galassi ma doversi far trovare pronto in caso di necessità in un ruolo per altro così delicato?
“È difficile trovare stimoli per un ruolo "marginale" ma il lavoro e la continuità pagano sempre, il ruolo del portiere richiede continuità e tranquillità. Rigiocare dopo tanto tempo richiede molta concentrazione, specialmente in squadre come la nostra dove i tempi morti in area sono molto lunghi e sei chiamato in causa raramente. Fintanto che c'è la necessità darò il massimo nelle partite, poi quando si riprenderanno i compagni di reparto sarò pronto a farmi da parte senza nessuna pretesa, gioco ogni partita come se fosse l'ultima!”.

Sabato arriva il Borghetto che in trasferta ha già battuto big come Borgo Minonna e Cupramontana. Come dare seguito alle ultime due vittorie consecutive?
“La continuità ora sta nella consapevolezza delle nostre potenzialità ma soprattutto la concentrazione e la determinazione nello scendere in campo non tanto perché il sabato si gioca il campionato ma perché il sabato dobbiamo giocare per vincere…divertendosi. Contro l'Argignano ho visto dei passi avanti, ci siamo divertiti ma dobbiamo concretizzare”.

Il compagno e la squadra avversaria che ti sono piaciuti di più finora?
“Conosco Galli da tanti anni ormai, ho giocato spesso con lui e l'ho visto sbagliare poco, è uno dei miei preferiti. L'Argignano, nonostante la posizione in classifica, secondo me finora è una delle poche squadre che ha espresso un bel gioco e a tratti anche sportivamente corretta”.

Hai un consiglio o un messaggio da mandare a qualcuno?
“Un ringraziamento particolare va a Omar per il lavoro che svolge con noi portieri, un'occasione che abbiamo per aumentare il nostro bagaglio tecnico”.

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