Un palo al 93′ nega il pari, dopo 9 anni la stracittadina di Osimo e’ biancoverde
OSIMO – Un palo al 94’. Maledetto. Sfortunato. Fatale. Clamoroso. E’ stato un palo a fermare il San Biagio. A interrompere a 14 la striscia di risultati utili consecutivi e a far perdere un derby dopo quasi un decennio. Il Galletto esce sconfitto 2-1 dallo stadio Bernacchia di Osimo Stazione nella stracittadina che valeva tanto, non tutto certo. Spiace perché il derby tanto atteso è arrivato nel momento migliore dei ferrai e forse in quello peggiore della stagione dei biancorossi, con tante assenze e tre pareggi consecutivi che avevano fatto suonare il campanello d’allarme. Eppure è stato solo un palo al penultimo minuto a dire no ad un pareggio che sarebbe stato clamoroso, visto che il San Biagio ha giocato gli ultimi 20 minuti in 10 e con un improbabile quanto coraggioso 3-2-4 di modulo.
La cronaca del match racconta di un’Osimo Stazione in gran forma e che, per circa un’ora di gioco, ha messo in difficoltà la retroguardia sambiagese. L’avversario ha confermato le sue grandi potenzialità in fase offensiva, ma anche qualche lacuna dietro. Così, seppur è stata la Locomotiva ad aver le maggiori chance nella prima parte di gara, la sensazione era che il San Biagio di rimessa avrebbe comunque potuto far male. La prima occasione arriva al 10’ ed è sui piedi di bomber Bugiolacchi, uno d’altra categoria se, come quest’anno, ha condizione fisica e stimoli giusti. Zenga però è reattivo e gli ribatte la conclusione in angolo. Dopo 2 minuti si deve ripetere su una botta di Brandoni dal centro sinistra sul primo palo su un errore in disimpegno di Lombardi. Al 19’ è Martiri a sfiorare la rete, poi al 25’ prima chance dei galletti con un colpo di testa ravvicinato di De Martino ribattuto da Carbonari, ma per l’arbitro c’era un fallo dell’attaccante sul marcatore. Alla mezz’ora il gol del vantaggio locale: cross da sinistra di Esposito che arriva sul secondo palo dove Bugiolacchi indisturbato ha potuto calciare di prima da pochi metri, per Zenga non c’è stato nulla da fare, ha potuto solo deviare la palla calciata con forza dall’attaccante ex Filottranese. Il Galletto prova a reagire con un tiro di Manoni ribattuto dopo una deviazione di Busilacchi di testa su calcio di punizione da trequarti e con un paio di mischia seguenti a calci d’angolo, ma a conti fatti non riesce a impensierire il portiere biancoverde.
A inizio ripresa il copione non cambia. La Stazione corre di più a metà campo e triangola a meraviglia sulla sinistra, da dove al 49’ Martiri approfitta di uno svarione difensivo per andare al cross dal limite del lato corto dell’area imbeccando sul secondo palo Clementi che di piattone infila la palla in rete da una dozzina di metri. E’ il 2-0 che avrebbe potuto tagliare le gambe a chiunque, non al San Biagio di Caccia. Il mister cambia il volto al match al 52’ con tre cambi contemporanei. Fuori i mediani Manoni, Mariani Primiani e Bevilacqua, dentro il centrocampista Tornatola e due punte, Rossini e Mobili. La squadra è impostata con un azzardato e mai visto 4-2-4, con Rossini e Busilacchi esterni, Mobili prima punta e De Martino in appoggio, sulla mediana Mandolini e Tornatola, dietro Belloni e Durazzi terzini con Brandoni-Lombardi coppia centrale. D’altronde non c’era più nulla da perdere. E difatti così il Galletto riprende vigore, cambia marcia e Rossini fa subito male sulla sinistra. Al 60’ con un diagonale rasoterra forte e teso dal vertice alto infila il portiere di casa e riapre la gara. La Stazione inizia ad avere paura, si difende e si fa vedere in avanti solo in contropiede. Il Galletto ci mette tanto orgoglio ma sbatte contro il muro eretto dai cugini e non sembra trovare il pertugio giusto per il 2-2. Al 71’ poi il doppio giallo a Lombardi che ha atterrato l’indomito Esposito sembra chiudere i giochi. In 10 contro 11 il San Biagio cerca di mantenere aperta la gara e spera nel miracolo. Ma non arriva. Al 74’ De Martino è sfortunato su un rimpallo con la sfera terminata a lato di un soffio ma soprattutto al 94’ Mobili di testa dal limite trova il portiere immobile ma la palla colpisce il palo e torna indietro nelle mani di Carbonari: legno incredibile che conferma una cosa, è proprio l’anno della Stazione. All’ultimo respiro infine presunto rigore per fallo su Belloni, ma l’arbitro lascia proseguire tra le proteste biancorosse.
Termina quindi 2-1 la stracittadina osimana, con i biancoverdi che dal 2009 non vincevano un derby e che adesso si portano a +9 in classifica dal San Biagio terzo. Un divario che sembra incolmabile, ma l’importante è restare sul pezzo, credere ancora nell’obiettivo playoff mai raggiunti in Prima categoria dal club. Servirà testa, stimoli e tanta gamba per continuare la rincorsa e mantenere il distacco sotto i 10 punti per potersi giocare tutto nella ipotetica finale di maggio. Il campionato è lungo e il derby ha confermato che, se il San Biagio potesse recuperare gli infortunati e la migliore condizione psicofisica, può giocarsela anche contro una lanciatissima Stazione.
Il tabellino:
OSIMO STAZIONE C. D.: Carbonari, Severini, Esposito, Martiri (87′ Staffolani), Ortolani, Rossini, Borbotti (80′ Silvestrini), Calvigioni, Bugiolacchi, Brandoni (75′ Cappella), Clementi. All. Menghini.
SAN BIAGIO: Zenga, Lombardi, Brandoni, Mandolini (80′ Socci), Durazzi, Bevilacqua (52′ Tornatola), Belloni (46′ Rossini), Busilacchi, Manoni, De Martino, Mariani Primiani (52′ Mobili). All. Caccia.
ARBITRO: Biagini di Pesaro.
RETI: 30′ Bugiolacchi, 49′ Clementi, 60′ Rossini.
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